High Noon
(USA 1952, Mezzogiorno di fuoco, bianco e nero, 85m); regia: Fred Zinnemann; produzione: Stanley Kramer; soggetto: dal racconto The Tin Star di John W. Cunningham; sceneggiatura: Carl Foreman; fotografia: Floyd Crosby; montaggio: Elmo Williams; scenografia: Rudolph Sternad; costumi: Joe King, Ann Peck; musica: Dimitri Tiomkin.
È domenica mattina e Will Kane è in procinto di dare le dimissioni dal proprio incarico di sceriffo di Hadleyville, una cittadina nel West. Sta per sposare Amy, una ragazza di fede quacchera, insieme alla quale ha intenzione di partire per iniziare una nuova vita altrove. Ma Kane viene a sapere che Frank Miller, un criminale che egli aveva arrestato e che era stato condannato all'ergastolo, ha ottenuto la libertà condizionale. Tre membri della sua banda lo stanno aspettando alla stazione: Miller, intenzionato a vendicarsi, arriverà con il treno di mezzogiorno. Kane decide che la faccenda non lo riguarda più e lascia la città insieme alla novella sposa, ma poi ritorna sui propri passi, rifiutando di sfuggire alle proprie responsabilità. Amy, la cui fede religiosa vieta il ricorso alla violenza, è disgustata dalla decisione e minaccia di abbandonarlo. Manca circa un'ora all'arrivo del treno di mezzogiorno e nel frattempo Kane cerca di procurarsi l'aiuto di alcuni uomini. Il giudice Mettrick, che aveva condannato Miller, lascia la città consigliando a Kane di fare la stessa cosa. Harvey Pell, vice di Kane, in cambio della propria disponibilità gli chiede di ottenere il posto di sceriffo, ma Kane rifiuta. Nel saloon nessuno gli offre la propria collaborazione, mentre il suo predecessore è troppo vecchio e malato per essergli di aiuto. Kane si reca allora in chiesa alla disperata ricerca dell'appoggio dei cittadini. Nonostante dapprima qualcuno si dimostri disponibile, Henderson, personaggio influente nella comunità, sostiene che uno scontro a fuoco comprometterebbe la rispettabilità che la città si è faticosamente conquistata e gli intima di andarsene. Kane incontra anche Helen Ramirez, un tempo amante di Frank Miller, poi di Kane stesso (prima che questi la lasciasse) e ora di Pell, anche se in realtà lo disprezza perché non è coraggioso quanto Kane. Alla fine Amy accorre in aiuto del marito e uccide uno degli uomini della banda. Dopo aver eliminato anche Miller, Kane getta nella polvere la propria stella di sceriffo e insieme ad Amy lascia la città.
Anche se oggi viene in genere considerato un'opera portatrice di un 'messaggio', High Noon è essenzialmente un film costruito con solidità sullo sviluppo drammatico di una trama piuttosto comune nel genere western: la storia del 'vendicatore', nella quale un uomo deve liberare una città da un fuorilegge per 'restituire la sicurezza a donne e bambini'. Precedenti esempi in questo senso potrebbero essere Dodge City (Gli avventurieri, 1939) di Michael Curtiz e My Darling Clementine (Sfida infernale, 1946) di John Ford. Gary Cooper fornisce una delle sue migliori interpretazioni nel ruolo del tormentato Will Kane, la cui solitaria presa di posizione è motivata unicamente da un principio morale. Il volto di Cooper, ancora bello ma segnato e stanco, registra ogni nuova delusione man mano che egli giunge a capire fino a che punto arrivano l'egoismo e la vigliaccheria degli abitanti della città che credeva suoi alleati. Ma la delusione peggiore è quella che gli riserva la moglie, quando minaccia di abbandonarlo. Amy (Grace Kelly, qui nel suo primo ruolo da protagonista) è la sposa bionda e vergine, incarnazione dell'innocenza e della purezza; per contrasto Helen (l'attrice messicana Katy Jurado) è bruna, rude e sessualmente esperta. Mentre la funzione di Amy è quella di difendere per principio la rinuncia alla violenza, Helen rivela in modo cinico la vile venalità della città. I ruoli di entrambe le donne sono tipici del western, dove i personaggi femminili sono quasi sempre contrari alla violenza, anche se questa può essere commessa per causa loro. L'immagine della donna quale portatrice di pace risale al romanzo classico di Owen Wister The Virginian (1902), più volte portato sugli schermi, in particolare nel 1929 in un omonimo film di Victor Fleming interpretato anche questa volta da Gary Cooper (L'uomo della Virginia). High Noon si situa così al centro del paradosso del genere western: la civiltà e il rispetto della legge si ottengono soltanto attraverso l'uso delle armi. E spesso, sia qui che in altri classici come Shane (Il cavaliere della valle solitaria, George Stevens 1953), una volta stabilito l'ordine, l'uomo che le ha usate si trova ad avere oltrepassato i limiti del lecito e la sua presenza non è più necessaria né gradita.
Gli aspetti del film maggiormente legati all'attualità emersero in modo drammatico quando, in piena produzione, lo sceneggiatore Carl Foreman venne convocato dalla commissione nazionale per la prevenzione delle attività antiamericane. Egli si rifiutò di dichiarare se fosse stato o meno un membro del partito comunista (in realtà lo era stato tra il 1938 e il 1942). Stanley Kramer, produttore del film, interruppe immediatamente i rapporti con Foreman, che alla fine fu costretto all'esilio in Inghilterra. Di conseguenza il film venne interpretato come una difesa del comportamento di Foreman davanti alla commissione: un singolo individuo oppone coraggiosamente resistenza nei confronti di un sopruso e rifiuta di arrendersi, nonostante le pressioni da parte di chi è vittima di un'isteria collettiva. Successivamente Fred Zinnemann avrebbe respinto questa interpretazione in quanto limitante rispetto ai suoi intenti dichiaratamente universali. In realtà la vicenda del film si prestava ad adattarsi alle più svariate interpretazioni, e si arrivò persino a leggerla come una difesa da parte della destra dell'intervento americano in Corea.
L'elemento più innovativo e sorprendente di High Noon è la sua aderenza al tempo reale della narrazione. L'esito della vicenda dipende dall'arrivo del treno a mezzogiorno e nel film ricorre più volte l'immagine dell'orologio a scandire il trascorrere del tempo. La tensione viene così accresciuta, sebbene a tratti l'espediente risulti eccessivamente marcato, con intere scene montate al ritmo del ticchettio dell'orologio: e in realtà una parte della critica ha sempre giudicato il film troppo artificioso, troppo rigidamente costruito su uno schema preordinato. High Noon è tuttavia ormai ritenuto un classico, non foss'altro che per la qualità interpretativa di Gary Cooper, che ottenne un meritato Oscar. Un altro Oscar andò a Dimitri Tiomkin: tra le musiche da lui composte, spicca l'indimenticabile tema conduttore suggestivamente interpretato da Tex Ritter, veterano del country e star dei western di serie B.
Interpreti e personaggi: Gary Cooper (Will Kane), Thomas Mitchell (Jonas Henderson), Lloyd Bridges (Harvey Pell), Grace Kelly (Amy Fowler Kane), Katy Jurado (Helen Ramirez), Otto Kruger (giudice Percy Mettrick), Lon Chaney Jr. (Martin Howe), Henry Morgan (Sam Fuller), Ian MacDonald (Frank Miller), Eve McVeagh (Mildred Fuller), Morgan Farley (pastore) Harry Shannon (Cooper), Lee Van Cleef (Jack Colby), Robert Wilke (James Pierce), Sheb Wooley (Ben Miller), Tom London (Sam), Virginia Christine (Mrs. Simpson), John Doucette (Trumbull), Jack Elam (Charlie), James Millican (Herb Baker), Larry Blake (Gillis), William Phillips (barbiere), Jeanne Blackford (Mrs. Henderson), Cliff Clark (Weaver), Ralph Reed (Johnny), William Newell (Jimmy), Lucien Prival (barista), Guy L. Beach (Fred), Virginia Farmer (Mrs. Fletcher), Paul Dubov (Scott), Harry Harvey (Coy), Tim Graham (Sawyer), Nolan Leary (Lewis), Tom Greenaway (Ezra).
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