HIROSHIMA (XVIII, p. 507; App. II, 1, p. 1185)
Nel 1955, benché la ricostruzione potesse considerarsi quasi completata, la popolazione era ancora inferiore a quella esistente prima della guerra (357.287 abitanti contro i 400.000 circa dell'anteguerra).
La bomba atomica aveva colpito 129.558 individui, dei quali 78.150 erano restati uccisi, 13.983 dispersi e 37.425 feriti. La città era stata distrutta per un raggio di tre km intorno al centro dell'esplosione. Oggi nell'area maggiormente colpita sorgono alcuni monumenti: una torre detta "della Pace" e un museo che contiene documenti e reliquie della catastrofe. È stato conservato in quest'area l'unico edificio che resisté parzialmente all'esplosione: un palazzo in cemento che ospitava un'istituzione pubblica. Ogni anno nella ricorrenza del massacro atomico (6 agosto) si celebra un'ammonitrice Festa della Pace.
Sono rifiorite nella città importanti attività industriali, tra le quali notevoli impianti siderurgici, industrie meccaniche, tessili e cantieri navali. Vedi tav. f. t.