HOHENZOLLERN, Leopold, principe di Hohenzollern e conte di Sigmaringen
Figlio maggiore del principe Carlo Antonio di Hohenzollern-Sigmaringen, il quale, dopo aver rinunciato nel 1848, a favore della Prussia, alla sovranità sul suo minuscolo principato, era stato nell'era cosiddetta nuova (1858-1862) presidente del consiglio dei ministri di Prussia. Nacque il 22 settembre 1835 nel castello di Krauchenwies, presso Sigmaringen, e morì a Berlino l'8 giugno 1905. Dopo la deposizione della regina di Spagna, Isabella II di Borbone, avvenuta il 30 settembre 1868, fin dall'autunno 1868, dal ministro di Prussia a Madrid, Giorgio di Werthern, fu lanciata, di sua propria iniziativa, l'idea di offrire la corona di Spagna a Leopoldo di H., quale marito, dal 1861, della infante Antonia, sorella di re Luigi I di Portogallo, della casa Sassonia-Coburgo-Gotha, sotto il cui scettro certi uomini politici della Spagna agognavano l'unione col Portogallo, col nome di Unione Iberica. Ripresa l'idea nel settembre 1869, dopo i rifiuti della corona spagnola da parte dei principi Amedeo di Savoia-Aosta e Tommaso di Savoia-Genova, e dopo scartate altre candidature, Eusebio de Salazar e il generale Prim incontrarono dapprima un reciso rifiuto anche presso il H., d'accordo in questo non solo col proprio padre, ma anche col capo di famiglia, re Guglielmo I di Prussia. Rinnovatasi però l'offerta nel febbraio e maggio 1870, la loro resistenza cominciò a declinare, specie da parte del padre e del figlio, i quali non pretesero più il preventivo consenso di Napoleone III, che anzi avrebbe dovuto essere contento di vedere su quel trono il figlio di una Beauharnais. Ma solo in seguito a ripetute insistenze di Bismarck, che diceva di favorire il legame dinastico con la Spagna più per interessi economici che politici, e faceva appello al patriottismo del giovane principe, pur dichiarando di considerare l'accettazione o no un affare di famiglia e privato, Guglielmo I diede finalmente il suo assenso il 22 giugno. Due giorni dopo, Leopoldo accettò la corona spagnola nel caso che le Cortés lo eleggessero. Appena il Prim ne diede comunicazione ufficiale, il 2 luglio, al governo di Francia, questo protestò assai energicamente contro il progetto. Tuttavia, per prevenire un conflitto militare, il padre di Leopoldo, incoraggiato anche dal capo della famiglia, Guglielmo I, volle rinunciare alla candidatura a nome del proprio figlio non raggiungibile in quel momento, perché assente. Se dopo tutto ciò, la guerra non fu evitata, si dovette da una parte all'opinione pubblica francese sovreccitata contro la preponderanza sempre crescente della Prussia fino dalla battaglia di Sadowa, e dall'altra all'abilità diplomatica di Bismarck, il quale preferì di far scoppiare subito la guerra tra le due nazioni, da lui giudicata inevitabile, essendo stato assicurato dell'assoluta inferiorità dell'esercito francese.
Bibl.: Neue Freie Presse del 9 giugno 1905; Biographisches Jahrbuch und deutscher Nekrolog.,X, Berlino 1907.