hollowing out
<hòlëuiṅ àut> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Espressione (letteralmente «svuotamento») utilizzata per indicare la scomparsa di attività produttive e di posti di lavoro nei paesi industrializzati in conseguenza delle strategie di delocalizzazione adottate dalle imprese multinazionali. Inizialmente limitato alle attività manifatturiere ad alta intensità di lavoro non qualificato, a partire dagli anni Novanta del 20° sec. il fenomeno dell’h. o. ha iniziato a riguardare in misura crescente il settore dei servizi (in particolare telecomunicazioni e servizi alle imprese). Molte di queste attività (servizi di back office, call center, data entry, ecc.) risultano infatti più semplici da trasferire all’estero, sia per la minore necessità di contatto diretto con la ‘casa madre’ sia per i progressi delle tecnologie della comunicazione e dall’informazione. Hanno inciso in tale processo anche la deregolamentazione e la liberalizzazione nel settore dei servizi e i maggiori investimenti in istruzione in paesi quali l’India e la Cina, che hanno aumentato l’offerta di lavoro qualificato rendendola disponibile a un costo più basso rispetto a quello delle economie avanzate. Di conseguenza, molti servizi a più alto valore aggiunto e a elevato contenuto di conoscenza sono oggi esternalizzabili e trasferibili attraverso l’impiego delle tecnologie digitali, per cui anche attività e categorie di lavoratori un tempo protette (per es., nei settori della ricerca e sviluppo, della consulenza legale, della programmazione di software) risultano esposte nei paesi avanzati alla concorrenza internazionale.