holter
Strumento usato per l’elettrocardiografia dinamica e per la rilevazione dinamica di altri parametri, in partic. la pressione arteriosa. Il suo nome deriva dall’inventore, il biofisico statunitense Norman Jefferis Holter (1914-1983). Con lo stesso termine si indica anche la rilevazione stessa, effettuata con l’impiego di tale apparecchio. Il metodo di rilevazione h. si base su un registratore applicato in collegamento con elettrodi (nel caso della registrazione dell’attività elettrica del cuore) o con lo strumento che misura le variazioni della pressione arteriosa (manometro). Nell’arco delle 24 ore la registrazione dinamica dell’attività elettrica del cuore o della pressione arteriosa consente di acquisire informazioni importanti che non possono essere ottenute da una registrazione elettrocardiografica occasionale o dalla registrazione episodica del valori pressori. Il concetto di una registrazione prolungata è estremamente importante perché consente al medico di avere una visione dei parametri misurati in rapporto al comportamento consueto della persona, esaminata nel corso della sua giornata (vegliasonno, attività lavorativa, momenti di stress o di sforzo fisico, ecc.), e permette di utilizzare una più calibrata somministrazione dei farmaci.