home recording
<hë'um rikòodiṅ> (it. <hóm rekòrdinġ>) locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Espressione con la quale si indicano pratiche di registrazione audio e di produzione musicale effettuate in contesti non professionali. La realizzazione di lavori musicali autoprodotti conosce un momento di svolta con il passaggio dalle tecniche di registrazione analogiche a quelle digitali: la diffusione di nuove strumentazioni a prezzi accessibili consente infatti di allestire veri e propri studi di registrazione in casa (home studio). La registrazione su supporto digitale (hard disk recording) richiede una strumentazione composta da una DAW (Digital audio workstation, computer dedicato alla produzione musicale), una scheda audio (scheda d’espansione deputata alla conversione di segnali analogici in dati digitali e viceversa) e un set di microfoni. È inoltre necessario un sistema di altoparlanti per il cosiddetto monitoraggio nearfield (standard qualitativo di ascolto del materiale prodotto). Sul computer DAW deve essere installato un software specializzato (come per es. Cubase o Pro tools), ovvero un programma tramite il quale effettuare la registrazione e il successivo missaggio; per la creazione e riproduzione di file MIDI viene utilizzato uno specifico software (sequencer). Le possibilità tecnologiche dell’h. r. consentono di effettuare lavori multitraccia in cui i diversi strumenti, suonando separatamente, realizzano singole registrazioni (tracce) facilmente gestibili. Il lavoro sulle singole tracce permette di realizzare equalizzazioni differenziate e di applicare effetti digitali come distorsioni, riverberi, ecc. tramite appositi programmi (plug in). A tale elaborazione seguono le fasi di montaggio (editing) e di missaggio. L’hard disk recording ha come esito la produzione di lavori musicali di qualità digitale e i file realizzati possono essere in vari formati: WAV (Waveform audio file format), AIFF (Audio intechange file format) o in un formato compresso come MP3 (Moving picture expert group-1/2 audio layer 3). Esistono inoltre applicazioni DAW con le quali è possibile realizzare lavori musicali a partire da campioni di suoni contenuti in specifiche ‘librerie’ di strumenti virtuali. Tra le più note applicazioni DAW si distinguono Live (Ableton) e Garage band (Apple), rivolte a un target generalmente giovanile interessato a realizzare un lavoro musicale in autonomia e con mezzi economici ridotti. Il fenomeno dell’h. r. è infatti finalizzato alla realizzazione di demo tapes, registrazioni dimostrative destinate a proporre nuovi progetti musicali alle case discografiche. Le nuove possibilità di autoproduzione favoriscono inoltre la nascita di formazioni musicali non legate al mercato discografico mainstream: lo sviluppo della scena musicale indie, legata a locali e manifestazioni proprie, trova dunque nell’h. r. una fondamentale risorsa tecnica.