HONG-KONG (XVIII, p. 157)
Dato il valore strategico, dal punto di vista aereo-navale, della sua posizione ad uguale distanza dal Giappone, dalle Filippine, dall'Indocina, dallo Yang-tze kiang, subì le prime offese belliche fin dal mattino dell'8 dicembre 1941, subito dopo la sorpresa di Pearl Harbor. La base, che aveva una guarnigione di circa 12.000 uomini, si difese egregiamente contro gli attacchi giapponesi dall'aria e dal mare, ma il 12 dicembre, le truppe che si trovavano nella parte continentale della fortezza, furono costrette a ripiegare verso la penisoletta di Kow-loon. Il 14 dicembre, i Giapponesi intimarono la resa, che venne respinta. Il 25 dicembre, il governatore, vista l'inanità della resistenza decise la resa, che avveme alle ore 17,30. Hong-Kong ritornò in possesso britannico dopo la resa del Giappone, il 16 settembre 1945.
La colonia rimase sotto l'amministrazione militare fino al primo maggio 1946, quando fu ricostituita l'amministrazione regolare (con la nomina di un governatore assistito da un concilio esecutivo) la quale dovette affrontare problemi nuovi e complessi, derivanti in parte dall'eccessivo aumento della popolazione (stima: 1,7 milioni alla fine del 1947). Sono in corso riforme tendenti a conferire a questa colonia inglese un governo autonomo.