HONG KONG
(XVIII, p. 557; App. II, I, p. 1189; III, I, p. 817; IV, II, p. 137)
Stime anagrafiche relative al giugno 1990 attribuivano alla colonia britannica una popolazione di 5.801.000 ab. (per il 98% Cinesi), con una densità media di 5400 ab./km2. L'accrescimento medio annuo (1984-89) è risultato pari all'1,3% ed è alimentato, oltre che dal movimento naturale, dalle correnti immigratorie provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese. I problemi più importanti di H.K. sono lo spazio, reso urgente dal consistente accentramento urbano, e il rifornimento idrico, a cui si è cercato di sopperire con la costruzione di enormi serbatoi di raccolta dell'acqua piovana.
Le fortune economiche di H.K. sono ancor oggi strettamente connesse con le funzioni finanziarie e commerciali esercitate dalla colonia britannica. Rimangono assai modeste l'agricoltura e la zootecnia, mentre la pesca costituisce un'attività fondamentale per il fabbisogno alimentare interno (226.000 t di pescato nel 1991). Fra le industrie hanno assunto particolare rilievo quelle tessili, siderurgiche, cantieristiche ed elettroniche, i cui prodotti sono in massima parte destinati all'esportazione. In importazione compaiono, invece, soprattutto materie prime e derrate alimentari. La bilancia commerciale risulta, negli ultimi anni, sostanzialmente in pareggio; principali partners sono gli Stati Uniti per le esportazioni, la Repubblica popolare di Cina per le importazioni. Il turismo è molto sviluppato, favorito dalla possibilità di acquisti vantaggiosi: nel 1991 ha contato su 6.032.000 ospiti. Nel 1990 stime della Banca mondiale attribuivano un reddito pro capite di 11.500 dollari.
Storia. - Negli ultimi anni, avvicinandosi anche lo scadere dell'affitto di parte della colonia inglese, e in particolare dei cosiddetti Nuovi Territori adiacenti alla penisola di Kowloon, le autorità della Repubblica Popolare Cinese hanno reclamato la restituzione di tutto il territorio cinese posto sotto la bandiera britannica. Dopo incontri durati a lungo, il 19 dicembre 1984 è stato firmato un accordo fra il Regno Unito e la Cina, che prevede il ritorno alla madrepatria della colonia e dei territori in affitto per il 1° luglio 1997; l'accordo prevede che la Cina concederà un'amministrazione particolare a H. K., in modo da garantire il mantenimento del vigente sistema economico e sociale. La decisione ha provocato rimostranze fra i Cinesi di H. K., che non godono del passaporto britannico e temono di essere obbligati a diventare cittadini della Cina nel 1997; dimostrazioni di protesta sono avvenute nel 1989 in occasione della visita del ministro per gli Affari esteri della Gran Bretagna. Il progetto inglese per la costruzione di un nuovo grande aeroporto ha visto in un primo tempo l'opposizione del governo cinese; nel 1991, però, si è giunti a un accordo fra le parti, per cui sono iniziati regolarmente i lavori previsti. Le autorità cinesi hanno rivendicato il diritto di essere consultate su ogni progetto riguardante il territorio della colonia.
Architettura. - Pur separati da un braccio di mare e divisi amministrativamente, i due centri di Victoria e Kowloon costituiscono un'unica metropoli. Distesa sul lato settentrionale dell'isola di H. K., Victoria è il cuore politico e finanziario della colonia: accanto agli uffici governativi sorgono le sedi di banche, di assicurazioni e di importanti società commerciali; ai margini del nucleo centrale e lungo le pendici del Peak sono i quartieri residenziali di maggior prestigio.
Sul lato opposto della baia, lungo il limite meridionale della costa cinese, è situata Kowloon, nata come terminal ferroviario e poi consolidatasi come città-emporio; qui sono concentrate le attività manifatturiere, portuali e quelle legate al piccolo commercio. Nel 1956 la popolazione dei due centri era equivalente (un milione di abitanti ciascuno); poi l'alluvione migratoria degli anni Sessanta e Settanta (due milioni di persone dalla Cina popolare) ha sbilanciato il rapporto a favore di Kowloon, ove oggi vivono 2.500.000 abitanti. In seguito all'esplosione delle attività terziarie, la popolazione residenziale di Victoria si è invece dimezzata.
Le due zone della metropoli hanno solo in parte conservato il carattere originario: città cosmopolita, Victoria mantiene una fisionomia monumentale nel Bund e nei suoi edifici del primo Novecento. La scena urbana è comunque dominata dalla spettacolare parata di grattacieli: tra questi il Furama Hotel, la sede della Bank of China e soprattutto quella della Hong & Shangai Bank (1986), progettata da N. Foster (a queste si aggiungerà tra breve la torre del Chinese Trade Centre, disegnata da Ieo Ming Pei). Nei nomi e nell'aspetto, i grattacieli di Victoria rivelano la funzione intermediatrice di H. K.; come Shangai negli anni Venti e Trenta, costituisce il tramite commerciale e finanziario tra la Cina popolare e i paesi capitalisti, USA e Giappone in testa.
Anche a Kowloon, la nota dominante è data dagli edifici multipiani; di minor pregio edilizio, essi s'integrano però con il suo carattere brulicante e già profondamente cinese. Qui si è concentrata gran parte del clamoroso sviluppo manifatturiero: il contemporaneo afflusso di capitali stranieri e di manodopera a basso costo ha creato, a partire dal 1955 fino a oggi, oltre 750.000 posti di lavoro nel settore industriale.
Città dei record economici, H. K. mantiene anche primati negativi: con i suoi 25.000 ab./km2, il distretto Victoria-Kowloon raggiunge la più alta densità del mondo. Nell'ultimo ventennio la politica del Governatorato ha incentivato il decongestionamento della conurbazione affacciata sulla baia; anche grazie a grandi insediamenti di edilizia economica, oltre due milioni di persone oggi risiedono nella porzione settentrionale, i cosiddetti New Territories. Nonostante gli sforzi governativi e nonostante il brusco rallentamento del ritmo di espansione, le condizioni abitative restano gravi e precarie per la maggioranza della popolazione (ancora oggi oltre 50.000 Cinesi, detti floating people, vivono in barche). A dispetto dei problemi (e tra questi le incognite poste dall'ingresso nella Cina popolare nel 1997), H. K. esercita una grande capacità di attrazione: con la visione emozionante della sua baia, con il suo ''commercio facile'', resta una delle maggiori mete turistiche dell'Asia.
Bibl.: N. E. Cavaglia, Hong Kong e Macao, Milano 1959; G. B. Endacott, Government and people in Hong Kong, 1841-1962, Londra 19733; AA. VV., The Hong Kong report for the year 1976, Hong Kong 1976; AA. VV., The Hong Kong report for the year 1986, ivi 1986.