Poeta e critico statunitense (New York 1920 - Saint Louis, Missouri, 1991). Nelle prime raccolte di versi (The image and the law, 1947; Guide to the ruins, 1950), pubblicate dopo gli studî a Harvard e la partecipazione alla seconda guerra mondiale, è molto sensibile l'influenza modernista, in particolare quella di Th. S. Eliot. Con The salt garden (1955), Mirrors & Windows (1958) e New and selected poems (1960), la sua poesia si apre a una nuova sensibilità nei confronti del mondo naturale e rinuncia in parte all'ambiguità dell'arguzia per connotarsi, sotto l'apparente linearità del linguaggio, come intransigente, a volte pessimistica, riflessione esistenziale: The next room of dream (1962); The blue swallows (1967); Gnomes and occasion (1972); The western approaches (1975); Collected poems (1977), premiato con l'assegnazione del Pulitzer. Accanto a opere di narrativa, quali Commodity of dreams (1949), Federigo, or the power of love (1954) e The homecoming game (1957), sono da segnalare, nell'ampia produzione saggistica: Poetry and fiction; essays (1963); Reflections on poetry and poetics (1972); Figures of thought (1978); New and selected essays (1985).