Storico tedesco (Grossbriesen, Slesia, 1900 - Bonn 1980), prof. di storia della Chiesa nell'univ. di Breslavia (1930-33) poi, dal 1949, prof. della stessa disciplina all'univ. di Bonn. Il principale oggetto degli interessi storiografici di J. è il problema del Concilio di Trento e della "riforma cattolica", dal saggio critico-bibliografico Die Erforschung der kirchlichen Reformationsgeschichte seit 1876 (1931), agli studî su Gerolamo Seripando (2 voll., 1937) e sulle fonti del Pallavicino (1940), fino alla monumentale Geschichte des Konzils von Trient (4 voll., 1949-75; trad. it. 1949-81), al saggio Katholische Reformation oder Gegenreformation? (1946; trad. it. 1957) e alla raccolta di studî Kirche des Glaubens, Kirche der Geschichte (2 voll., 1966; trad. it. 1972). Ha diretto il fondamentale Handbuch der Kirchengeschichte (7 voll., 1967-79; trad. it. 1975-80). Le ricerche di J., ispirate nella loro problematica a J. A. Möhler e nella metodologia a L. von Pastor e S. Merkle, hanno contribuito a chiarire il significato della riforma della Chiesa nel quadro della società e della spiritualità del Cinquecento. Socio straniero dei Lincei (1968).