BLÜMNER, Hugo
Filologo ed archeologo (Berlino 1844 - Zurigo 1919). Ebbe come maestri all'Università di Berlino August Boeckh, Gustav Droysen, Theodor Mommsen. Si laureò con una tesi su Luciano come fonte della storia dell'arte. Dal 1875 fu professore all'Università di Köningsberg, nel 1877 ebbe la cattedra all'Università di Zurigo.
L'opera sua di filologo è rivolta ad autori greci e latini, quali Sofocle, Teofrasto, Teocrito, Luciano, Pausania, Terenzio, Orazio, Persio, Stazio, Seneca, Gellio, Apuleio. Notevolissimi i suoi studî sulle metafore (Metapher bei Herodot, "Neue Jahrb. Phil.", 1891; Über Gleichnis und Metapher in der attischen Komödie, Lipsia 1891). Fu particolarmente attratto da problemi riguardanti la vita privata degli antichi. Vedono infatti la luce studî come Die gewerbliche Tätigkeit der Völker des klassischen Altertums, Lipsia 1869; Lehrbuch d. griech. Privataltertümer (facente parte del Lehrbuch d. griech. Antiquitäten di Hermann-Dittenberger), 1882; Die römischen Privataltertümer (nello Handbuch del Müller, iv, 2, 2), Monaco 1911, che sono guida indispensabile per chi voglia una documentazione completa ed obiettivamente ricostruita sulle fonti. La sua opera sulla tecnologia e la terminologia dell'artigianato artistico antico, Technologie und Terminologie der Gewerbe und Künste bei Griechen und Römern, Lipsia 1875-86 (2a ed. 1912), rimane, nel suo genere, ancor oggi insuperata. Insieme con il Mommsen studiò il documento più importante per la conoscenza della vita economica del tardo Impero, l'editto de pretiis di Diocleziano, in un'opera fondamentale nella quale sono raccolti i frammenti conosciuti prima del 1893 (Der Maximaltarif des Diocletian vom J. 301, Berlino 1893). La sua pubblicazione sul Laocoonte (Laokoon - Studien, Friburgo 1881 e 1882) ebbe notevole influenza sulla critica d'arte fra gli archeologi.
Bibl.: V. O. Waser, Hugo Blümner, Biographisches Jahrbuch für die Altertumswissenschaft, 1921, Lipsia 1922, pp. 1-44.