Daffner, Hugo
Musicologo e medico tedesco (1889-1936); fervido ammiratore di D., fondò (giugno 1914) e diresse come presidente fino al 1927, anno in cui dovette dimettersi per motivi di salute, la " Neue Deutschen Dante-Gesellschaft " la quale ebbe sede dal 1915 (anno in cui venne registrata) al 1921 a Dresda e in seguito a Weimar sotto l'alto patronato del principe Giovanni di Sassonia. Affiancato nel Consiglio di amministrazione da eminenti studiosi come il Vossler e il Pastor, il Daffner svolse in seno all'associazione una proficua attività organizzativa.
Già dal 1920, sotto la sua direzione, venne edito il "Deutschen Dante-Jahrbuch ", bollettino d'informazione sugli studi danteschi in Germania, legato per continuità d'interessi ideologici e per volere dello stesso Daffner all'estinto " Jahrbuch Deutschen Dante-Gesellschaft ". Fino al 1925, anno in cui la società editrice entrò in crisi, e a esclusione del numero riguardante il 1922 che non vide la stampa e fu incorporato in quello dell'anno seguente, l'annuario uscì puntualmente. Il Daffner curò di persona la parte recensionistica; figurano in essa ventisette sue recensioni fra le quali alcune riguardanti il meglio del contributo tedesco allo studio dell'opera e della personalità dantesca (Vossler, Federn, Hefele, Jakuczyk, Falke, Fischel, Hasse, Morf, ecc.). Apparvero sul periodico anche alcuni suoi articoli di natura più che altro marginale ai problemi danteschi; fra essi meritano di esser menzionati il Goethe und D. (V [1920] 166-172), nel quale il Daffner appare preoccupato di salvare l'originalità di Goethe nel forgiarsi il suo mondo ultraterreno; il D. in der Musik (VI [1921] 103-109) che riguarda panoramicamente le musiche composte su versi danteschi; il Die deutschen Dantebücher des Jubiläumsjahres (VIII [1924] 109-174) insieme con Zur deutschen Dante-Bibliographie (IX [1925] 121-175), importanti per il loro carattere bibliografico. Il Daffner collaborò con articoli danteschi nel 1921 anche ad altre riviste (" Allgemeine Musikzeitung ") e quotidiani ("Bohemia ", " Königsberger Allgemeine Zeitung ", " Neue Preussische Zeitung ", " Deutsches Adelsblatt ").