Scrittore e uomo di stato polacco (Derkały, Wołkowysk, 1750 - Varsavia 1812). Studiò a Cracovia, Vienna e Roma, dove si laureò in giurisprudenza e teologia. Come membro della "Commissione educativa" riordinò l'univ. di Cracovia e le diede nuova vita; ebbe poi parte preponderante nella riforma politica e sociale, consacrata nella costituzione del 3 maggio 1791. Dopo la vittoria della Russia dovette rifugiarsi in Sassonia, dove preparò l'insurrezione di Kościuszko, per diventare poi (1794) l'anima del governo degli insorti. Sconfitto Kościuszko, fu tenuto in prigione dagli Austriaci (fino al 1802), e più tardi anche dai Russi. Le sue opere principali sono: Do St. Malachowskiego ("A St. Malachowski", 1788-89), che contiene il programma delle riforme, e O ustanowieniu i upadku konstytucji polskiej 3 maja 1791 ("Sull'origine e la decadenza della costituzione polacca del 3 maggio 1791", 1793).