Alfani, Iacopa di Biliotto
Promessa sposa di Iacopo di D., il quale, nonostante avesse già riscosso la dote, e ad onta delle formali promesse ribadite anche da un lodo arbitrale, e soprattutto della nascita di una figlia cui era stato imposto il nome di Alighiera (v.), non si indusse mai a sposarla. Poco dopo la morte di Iacopo, I. andò in moglie ad Alessandro di Giovanni Gottoli, di cui rimase vedova verso la fine del 1355 con una figlia Lagia infans. Né qui si arrestarono le avventure matrimoniali della A., poiché il 12 gennaio 1357 convolò in seconde nozze con Lippo di Ticci o Tedice degli Adimari. Anche da questo matrimonio nacquero soltanto bambine, Albiera, che fu moglie di Albonetto Biffoli, e Lena. Il 13 giugno 1363, I. testò istituendo eredi le figlie; la sua morte risale agli 8 di agosto 1375, quando Lippo di Tieci pagò parte di certi legati testamentari. A I. è legata la storia dei beni rurali di D. a Pagnolle, concessi a lei da una sentenza del giudice del podestà come risarcimento della sua dote. I beni andarono a finire nelle mani di Nese Foraboschi, vedova di Biliotto A. e mancata suocera di Iacopo.
Bibl. - R. Piattoli, I testamenti di Alighiera di Iacopo di D.A., in " Studi d. " XLIII (1968) 239-242, 247-248.