CABIANCA, Iacopo
Poeta, nato a Vicenza il 10 febbraio 1809. Di sentimenti liberali, sebbene alieno da ogni eccesso, dovette dopo il '48 esulare in Svizzera. Morì, da tempo paralizzato, il 27 gennaio 1878. Alcune novelle in versi; le liriche Ore di vita, che dal '35 in poi ebbero varie edizioni, sino alla definitiva (Milano 1877), sempre aumentate di numero e assiduamente rimaneggiate anche secondo i consigli del classicheggiante Andrea Maffei; la cantica Maria di Würtemberg (Milano 1840), rappresentano il più e il meglio della produzione lirica del C., nella quale noi oggi possiamo lodare la spontanea armonia del verso e la sincera gentilezza dei sentimenti, senza però convenire nel troppo favorevole giudizio dei contemporanei. Tuttavia proprio in alcune brevi liriche amorose e patriottiche (cfr. anche il volume Venezia. Canti e ballate, Venezia 1867), nonostante il troppo palese influsso dei romantici lombardi e veneti, e massime di L. Carrer, il C. raggiunge talvolta una politezza di espressione, che assai di rado si trova nel poema da cui egli si aspettava la gloria, il Torquato Tasso, e che fu pubblicato dapprima in tre canti (Milano 1836). Nella 2ª edizione (Milano 1858) i canti diventano dodici, e tutto vi è stranamente esagerato per raggiungere l'estremo limite del patetico e del lagrimoso. Con siffatto temperamento, si comprende come il C. non dovesse cogliere nel teatro e nel romanzo, che pure tentò, altro che successi effimeri.
Bibl.: E. Ventura, J. C., Treviso 1907; sul T. Tasso, cfr. U. Bosco, in Giornale stor. d. lett. it., XCI (1928), pp. 41-43.