Pittore (Bassano 1510 circa - ivi 1592), figlio di Francesco il Vecchio. Completò la sua educazione a Venezia presso Bonifacio de' Pitati, il cui influsso è presente, accanto già a suggestioni tizianesche, nella Fuga in Egitto (1534, Bassano, Museo civico). Dal 1540 circa lavorò sempre a Bassano, partecipe tuttavia sempre delle più significative novità pittoriche. Le opere tra il 1538 e il 1545 mostrano la conoscenza del manierismo toscano e emiliano e la personale elaborazione datane dal Pordenone (Cena in Emmaus, 1539, Cittadella, parrocchiale) e la sempre rinnovata ammirazione per Tiziano (Vergine e ss. Martino e Antonio abate, 1542-43, Monaco, Alte Pinakothek). Soprattutto Parmigianino e Tintoretto contribuirono poi alla formazione della particolare arte del B., pienamente caratterizzata nel Riposo durante la fuga in Egitto (1545 circa, Milano, Pinacoteca ambrosiana), dove il colore vivissimo e ricco si accompagna a un nuovo realismo delle immagini. Profonda irrequietezza, riflesso di un clima tra riforma e controriforma, traspare dalla Trinità (1546-47, Angarano, Ss. Trinità); nella monumentale Crocefissione con santi (1561-63, Treviso, Museo civico) il limpido splendore dei colori mostra anche la sua ammirazione per l'arte del Veronese, oltre al costante riferimento al Tiziano. Dal 1560 circa, la sua pittura fissò i modelli di quella che sarà la facile vena "bassanesca" della sua scuola, insistendo su particolari (pastori, animali, stoviglie) dei temi di genere tanto richiesti alla sua bottega, come le serie delle Stagioni, dei Mesi, degli Elementi e le scene biblico-pastorali (Storie di Noè, Viaggio di Giacobbe, Ritorno del figliol prodigo, ecc.), quadri che, dal 1575, eseguì spesso in collaborazione col figlio Francesco. Inimitabili rimangono però alcune delle sue ultime opere, come il Martirio di s. Lorenzo (1590, Poggiana, parrocchiale) o l'Adorazione dei pastori (1592, Venezia, S. Giorgio Maggiore). Oltre a Francesco, furono suoi collaboratori i figli Giovanni Battista (Bassano 1553 - ivi 1613), Leandro (Bassano 1557 - Venezia 1622), che ebbe notevoli doti di ritrattista, e Gerolamo (Bassano 1566 - Venezia 1621).