IACOPO Landini detto del Casentino
Pittore, nato a Firenze nel 1297, morto a Pratovecchio nel 1358 o 1368. Fti nel 1339, assieme con Bernardo Daddi e altri pittori fiorentini, tra i fondatori della corporazione di S. Luca. Delle opere menzionate come sue dalle fonti antiche, la meglio conservata è la Madonna di Mercato o della Tromba, nel tabernacolo del palazzo dell'Arte della lana. Intorno a questa la critica recente ha raggruppato un numero considerevole di altre pitture che fanno apparire I. del C. come il più prolifico ed eclettico pittore del Trecento fiorentino. Il suo stile, sebbene essenzialmente fiorentino, rivela sin dall'inizio chiari riflessi della pittura senese, specie di Duccio e della sua scuola; altri elementi sono desunti dal maestro di S. Cecilia. Dalla grandiosità e monumentalità di forme e composizioni giottesche I. del C. si volge, più tardi, a una maniera più morbida, cadendo sotto l'influsso di Bernardo . Daddi.
Bibl.: R. Offner, I. del C. Integrazione della sua opera, in Boll. d'arte, n. s., III (1923-24), pp. 248-84; B. C. K., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1928 (con la bibl. precedente); R. Offner, A Corpus of Florentine Painting, sez. 3ª, II, i e ii, New York 1930 (con ampia bibl.).