PAITONI, Iacopo Maria
PAITONI, Iacopo Maria (al secolo Giacomo Costantino). – Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Angelo, l’11 ottobre 1708 da Bortolomio di Giovanni Battista e da Francesca Santinelli di Angelo; il 14 aprile seguente fu battezzato dal patrizio Costantino Renier di Girolamo. Era sesto di almeno undici tra fratelli e sorelle: Girolamo, avvocato, Giovanni Battista, protomedico dei provveditori alla Sanità, Paola, Livia, Angelo, Giovanni Andrea, Alvise, Ludovico, Cornelia e Alba.
Poco brillante la carriera del padre nella burocrazia veneziana: provato ragionato il 13 luglio 1702 (Arch. di Stato di Venezia, Avogaria di Comun, b. 567/F-37), non andrò oltre la carica di quadernier dei Provveditori alle artiglierie (Ibid., Giudici di Petizion. Inventari, b. 454/39). Si deve piuttosto al ramo materno, latore di legami e conoscenze di alto livello, l’influenza su studi e scelte di Paitoni. Figura di spicco fu lo zio materno Giovanni Battista Santinelli (1672-1748), chierico regolare somasco con il nome di Stanislao, figura di intellettuale nota nell’ambiente culturale non solo veneziano. Preposito generale dei somaschi, vicario del seminario della Salute, per tre anni professore di retorica al Collegio Clementino a Roma, collaborò con Angelo Calogerà e con Piercaterino e Apostolo Zeno, al Giornale dei letterati d’Italia e alla Raccolta di opuscoli scientifico-filologici, spendendosi anche per la causa della beatificazione del futuro santo Girolamo Miani.
Frequentate le scuole dei gesuiti, Paitoni entrò del seminario della Salute, prendendovi l’abito il 7 settembre 1725 e pronunziando i voti solenni il 3 ottobre 1726 con il nome di Iacopo Maria (Ibid., S. Maria della Salute, b. 52, Professioni..., c. 102). In quell’ambiente culturale, stimolante e aperto, si discutevano le tesi degli enciclopedisti francesi, ma pure le idee galileiane e gianseniste. Il corpo docente contava, oltre a Santinelli e a Piercaterino Zeno, Giovanni Francesco Crivelli, Jacopo Stellini e Giovanni Battista Pisenti. Conclusi gli anni di formazione, a Paitoni fu affidato il corso di belle lettere (23 novembre 1726, ibid., b. 71, Atti..., c. 20), poi fu trasferito al collegio somasco di S. Spirito a Cividale del Friuli (Memorie istoriche per la vita del p.d. Stanislao Santinelli C.R.S , Venezia 1749, p. 86). Richiamato a Venezia nel 1732, supplì alla lettura di grammatica (Arch. di Stato di Venezia, S. Maria della Salute, b. 70, Libro degli atti..., c. 210r) e l’anno successivo a quella di letteratura (ibid., b. 71, Atti novembre 1733-1741, c. 20). Di nuovo a Cividale (novembre 1737, ibid., b. 85, Esito dal 1735 al 1756), nel luglio 1740 dovette ricoverarsi a Venezia per gravi problemi di salute che ne sconsigliarono il ritorno in Friuli.
Entrò stabilmente nel collegio veneziano, con i soli obblighi di tenere le lezioni di filosofia morale e ascoltare le confessioni degli allievi. Favorito da tali ritmi di vita – si concesse sempre la villeggiatura, a giugno e ottobre, a Zero Branco, poco fuori Treviso – si dedicò interamente agli studi. Tenne le fila di una rete epistolare, a oggi poco esplorata, la cui vastità può essere misurata da più di 500 lettere a lui dirette, conservate nell’Epistolario Moschini del Civico Museo Correr di Venezia. Diede alle stampe le Lettere d’uomini illustri che sortirono nel principio del secolo decimosettimo (Venezia 1744), provenienti dall’archivio della famiglia vicentina Gualdo detta Pusterla – da segnalare le 18 di Galileo Galilei, 15 delle quali inviate a Fulgenzio Micanzio – ma soprattutto curò il repertorio delle traduzioni in italiano dei classici greci e latini che gli diede la fama. La Biblioteca degli autori greci e latini volgarizzati uscì nella Raccolta d’opuscoli scientifici e filologici, lodata da Angelo Calogerà per la sua «esattezza», tra il 1745 e il 1747 (XXII [1745], pp. 333-466; XXXIII [1745], pp. 435-546, XXXIV [1746], pp. 259-386, XXXV [1746], pp. 371-524, XXXVI [1747], pp. 135-304), integrata dall’Appendice, che contiene La Bibbia, e le cose spettanti al Messale, ed al Breviario.
Deceduto lo zio Stanislao Santinelli, venne incaricato di scriverne la biografia: le citate Memorie istoriche per la vita del p.d. Stanislao Santinelli C.R.S uscirono a Venezia nel 1749, dedicate al nunzio apostolico Martino Innico Caracciolo, asciutte nello stile, precise nelle notizie, inframezzate dalle testimonianze di Paitoni stesso. L’anno seguente pubblicò il Ragguaglio del libro intitolato: L’Ethica di Aristotele ridotta in compendio da ser Brunetto Latini, et altre traduttioni, et scritti di quei tempi... (in Raccolta d’opuscoli scientifici e filologici, XLII [1750], pp. 187-235). Il continuo lavoro, mai interrotto, per la versione ampliata della Raccolta degli autori greci e latini volgarizzati – aiutò anzi con generosità Filippo Argelati che attendeva a un progetto analogo, La Biblioteca degli volgarizzatori (Milano 1767) – lasciò spazio a iniziative non realizzate, tra cui un nuovo Giornale dei letterati d’Italia, per il quale aveva avuto benestare e consigli da Scipione Maffei (Bolognini, 1909, pp. 573 s.), e la traduzione dei Pensieri di Blaise Pascal (Venezia, Civico Museo Correr, Epistolario Moschini, B. Sabbionato, 10 dicembre 1767). Videro invece la luce l’opuscolo Venezia, la prima città, fuori dalla Germania, dove si esercitò l’arte della stampa... (Venezia 1756 e 1772), il Catalogo ragionato dei libri del Quattrocento (in Memorie per servire all’istoria letteraria, XI-XII [1758], ad indices) e la traduzione del Laelius di Marco Tullio Cicerone (Venezia 1763), per le nozze dell’allievo Marino Corniani con la contessina Maria, nipote di Francesco Algarotti. Tra il 1766 e il 1767 terminò l’edizione in cinque tomi della Biblioteca degli autori greci e latini volgarizzati, sostenuta da un denso carteggio con Arcangelo Mastini di Valdagno.
L’ultimo lavoro fu la Dissertazione sopra il vaso antico, chiamato Cotone (in Nuova Raccolta d’opuscoli scientifici e filologici, XX-XII [1770], pp.1-21), commento a un passo di Plutarco (Vita di Licurgo, IX).
Da tempo ammalato, morì a Zero Branco il 30 ottobre 1774.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, S. Maria della Salute, bb. 52, Professioni..., c. 102; 54, Spogli 1773, alla data 30 ottobre 1774; 70, Libro degli Atti del Collegio..., cc. 115r, 149v, 154v, 210r; 71, Atti novembre 1733-1741, cc. 20, 312, 351; 85, Esito dal 1735 al 1756, alla data novembre 1737; Venezia, Arch. storico del Patriarcato, Chiesa S. Angelo. Battesimi, reg. 9, c. 85r; Ibid., Civico Museo Correr, Manoscritti Cicogna, codd. 1774: Lettere di S. Maffei, nn. LIX-LXXI; 1775/V(=E); 3015/3353/20; Epistolario Moschini, ad ind.; Biblioteca S. Francesco della Vigna, Autografi, b. 2, 1/7-13, 14/12; Biblioteca del Seminario patriarcale, bb. 396: A. Mastini di Valdagno, Addizioni... alla Biblioteca degli autori antichi...; 767/3; 854/3 [carteggio tra A. Mastini di Valdagno e Paitoni]; S. Maffei, Epistolario (1700-1755), a cura di C. Garibotto, Milano 1955, ad ind.; G.B. Audifreddi, Specimen historico-criticum editionum Italicarum saeculi XV..., Roma 1794, p. 301; G.A. Moschini, Della letteratura veneziana..., III, Venezia 1806, p. 36; E.A. Cicogna, Delle inscrizioni veneziane..., II, Venezia 1827, p. 23; III, ibid. 1830, pp. 275, 402, 517; IV, ibid. 1847, pp. 469, 494, 570, 582, 585; VI, 1, ibid. 1853, pp. 30, 58, 569, 697, 806; G. Boccardo, P., G.M., in Nuova Enciclopedia italiana..., XVI, Torino 1884, p. 433; G. Soranzo, Bibliografia veneziana, Venezia 1885, p. 487; G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia, Forlì 1892, I, p. 8; II, p. 92; G. Bolognini, Scipione Maffei epistolografo, in Nuovo Archivio veneto, n.s., XXIV (1912), pp. 515 s.; Id., Scipione Maffei critico e giornalista, in Studi Maffeiani, Torino 1909, pp. 573 s.; A. Sorbelli, Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia, XXXIII, Firenze 1928, p. 132; LV, ibid. 1934, p. 63; LXXI, ibid. 1940, p. 94; C. Frati, Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari e bibliofili italiani..., Firenze 1933, p. 429; M. Parenti, Aggiunte al dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari e bibliofili italiani di Carlo Frati, III, Firenze 1960, p. 4; A. Barzazi, Dallo scambio al commercio del libro. Case religiose e mercato librario a Venezia nel Settecento, in Atti dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, CLVI (1997-98), 1, pp. 38-41; M. Zorzi, La stampa, la circolazione del libro, in Storia di Venezia, VIII, Roma 1998, p. 84; P. Preto, Le riforme, ibid., p. 129; A. Barzazi, Gli affanni dell’erudizione..., Venezia 2004, ad ind.; E. Bottasso, Dizionario dei bibliotecari e bibliofili italiani dal XVI al XX secolo, a cura di R. Alciati, S. Giovanni Valdarno 2009, pp. 342 s.