SANVITALE, Iacopo
Patriota e poeta, nato a Fontanellato (Parma) il 28 dicembre 178I, morto ivi il 3 ottobre 1867. Cominciò improvvisatore, e, per un sonetto a rime obbligate sulla nascita del re di Roma (1812), scontò quattordici mesi di prigionia nella fortezza di Fenestrelle. Tornato in patria dopo la caduta di Napoleone, fu preside dell'università parmense, professore di eloquenza e segretario dell'Accademia di belle arti. Nel 1821 soffrì novamente prigionia per quindici mesi. Nel '31 fu del governo provvisorio; ma, tornata Maria Luisa con gli Austriaci, dové esulare in Francia. Di questo tempo è la sua più famosa poesia: Nostalgia. Dopo il '40, visse a Genova, direttore di quella biblioteca civica; nel '57 tornò in patria, dove attese a un poema d'imitazione dantesca, La luce eterea, rimasto incompiuto. Fu deputato nel primo parlamento italiano. Le sue Poesie furono raccolte da Pietro Martini (Prato 1875).
Bibl.: P. Martini, Introduz. all'ediz. cit.; A. Rondani, J. S. e le sue poesie, in Saggi di critiche letterarie, Firenze 1881; E. Costa, Discorso commemorativo, inaugurandosi un monumento a J. S., Parma 1886; I. Bocchialini, J. S. poeta, Parma 1921.