IAKCHOS (῎Ιακχος, Iacchus)
Divinità greca, di origine incerta, componente con Demetra e Kore la triade eleusina.
È ricordato per la prima volta in Erodoto (viii, 65). In relazione ad un presunto intervento nella battaglia di Salamina, il culto di I. ebbe particolare importanza a partire dal V sec., ma le sue funzioni rimasero poco caratterizzate. Non sembra avesse ad Eleusi una gerarchia determinata nel culto, né un tempio proprio; probabilmente era considerato una divinità minore nel ciclo di Demetra o una ipostasi di Dioniso. Una definizione della figura di I. è fornita da Strabone (x, 3, 10): ῎Ιακχον τε καιᾕ Διοᾒνυσον καλουᾖσι καιᾕ τοᾕν α½ρχηγεᾒτην τωᾖν μυστηριᾒων, τηᾖς Δηᾒμητρος δαιᾒμονα. I. era venerato in un santuario di Atene, probabilmente nel Ceramico (santuario che può forse essere identificato con quello di Demetra di cui la divinità poteva essere ospite), nel quale, secondo Pausania (1, 2, 4), Si trovava un gruppo delle tre divinità eleusine, opera di Prassitele il vecchio. Di lì l'immagine del dio, che presentava l'attributo di una fiaccola, era portata ad Eleusi con una solenne processione, come preparazione alla celebrazione dei misteri.
Allo stato attuale delle nostre ricerche qualsiasi identificazione con I. nelle figure maschili giovanili o barbate che compaiono nelle scene eleusinie non ha avuto conferma, così come il riconoscimento del simulacro di Prassitele.
Bibl.: L. Preller - C. Robert, Griech. Mythologie, Berlino 1894, p. 792; Höfer, in Roscher, II, 1, Lipsia 1890-1894, c. 1 ss.; E. Pottier, in Dictionnaire des Antiquités, III, Parigi 1900, p. 369 ss.; Kern, in Pauly-Wissowa, IX, 1916, c. 613 ss. Sulla presunta identificazione di I. in un cratere da Spina: K. Kerenyi, in Symbolae Osloenses, XXX, 1953, p. 82 ss.; P. E. Arias, in Archeologia Classica, X, 1958, p. 21 ss.
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