RITSOS (gr. Ρίτσος), Iannis
Poeta greco, nato a Monemvasia il 10 maggio 1909; vive ad Atene. L'opposizione alla dittatura di Metaxàs (si ricorda 'Επιτάϕιος, "Epitafio", 1936, per un dimostrante caduto a Salonicco), le sollecitazioni del surrealismo lo aiutano a superare l'iniziale crepuscolarismo. Le esperienze di confino, prima e dopo la seconda guerra, a causa dei suoi convincimenti politici di sinistra, danno una dimensione umana inconfondibile alla sua poesia. Alle esperienze di detenuto politico in isole disabitate si alterna l'evocazione di stati stagnanti di vita rionale. Poeta esuberante, R. ha pubblicato decine di raccolte, ora in gran parte contenute in tre volumi di Ποιηματα ("Poesie", 1961, 1962, 1964). Il suo discorso lirico si articola in ampie unità in cui la pletorica ispirazione, ricca di immagini, si dimostra assai comunicativa. Con la maturità tacciono certe impennate retoriche mentre la discorsività si risolve in ampi monologhi teatrali, in cui la durata e la persistenza dei temi producono una particolare suggestione (iniziati con ‛Η σονάτα τοῦ σεληνόϕωτος, "Sonata al chiaro di luna", Atene 1956, e proseguiti con temi attinti alla mitologia: Φιλοκτήτης, "Filottete", Atene 1965; ‛Ορέστης, "Oreste" ivi, 1966; ‛Η ‛Ελένη, "Elena", ivi 1972).
Traduzioni italiane in M. Vitti, Poesia greca del'9oo, Parma 1957, 19662; C. G. Sangiglio, Poesia greca contemporanea, Milano 1968; F. M. Pontani, L'altra Grecia, Firenze 1968; G. Ritsos, Epitaffio e Macronissos, trad. di N. Crocetti e D. Makris, Parma 1970; id., Poesie, trad. di F.M. Pontani, Milano 1970; id., Prima dell'Uomo, trad. di F. M. Pontani, ivi 1972; id., Graganda e altre poesie, trad. di C.G. Sangiglio, Ravenna 1975.
Bibl.: M. Vitti, Storia della lett. neogreca, Torino, 1971, pp. 385, 387, 402-3, 466.