IBIS
. Sotto questa voce si riuniscono la maggior parte degli uccelli della famiglia Ibididae (ordine Gressores) che è cosmopolita, ma assente nelle regioni settentrionali dei due emisferi, composta di circa 30 specie (Ibis sacro, rosso, eremita, ecc., Mignattaio, Spatola). L'Ibis sacro (lat. scient. Threskiornis ae. aethiopicus Lath. o Ibis religiosa Auct.), è uno degli uccelli sacri e venerati dell'antico Egitto, come distruttore di serpenti e altri rettili d'acqua dolce (fatto non bene accertato), che dopo morto veniva imbalsamato. È stato identificato dal Bruce con l'Abu-Hannes o Padre Giovanni degli Abissini. L'Ibis sacro è alquanto simile, ma più grande del Chiurlo (v.), con becco lungo e arcuato, gambe molto più forti, testa e collo nudi e neri, resto del corpo bianco con l'apice delle primarie e delle secondarie nero, le secondarie interne allungate, molli, nere a riflessi bronzei, blu e verde e che formano un grosso ciuffo di penne ornamentalí il quale copre la coda; ala lunga 340-380 mm. Nidifica sia nei cespugli, sia sugli alti alberi in colonie, depone uova macchiate. Abita l'Africa: abbondante nella Nubia, quasi scomparso nel Basso Egitto, nidifica nel Sudan fino a Khartum, e vive anche nell'Arabia; le catture citate per la Calabria da G. Moschella e da A. Lucifero devono riferirsi al Mignattaio. Questo genere comprende 6 specie, in Africa, Madagascar, India e Australia. Un genere affine è l'africano Geronticus Wagl. o Comatibis Rchb. con tre specie, una di esse l'Ibis eremita (lat. scient. G. eremita L.), di un bel verde a riflessi, fu segnalata da vecchi autori (C. Gesner, U. Aldrovandi, ecc.) per varî paesi d'Europa e anche per il Lago Maggiore, ma si tratta forse del Marangone. In Italia della famiglia Ibididae abbiamo: la Spatola (v.), il Mignattaio (v.).
V. tav. a colori.