IBN ‛ĀBIDIN, Muḥammad Amīn ‛ābidīn ibn ‛Umar ‛Ābidīn
Il maggiore dei giuristi arabi musulmani di scuola hanafit, del secolo XIX; nato a Damasco nel 1198 èg., 1783-1784 d. C ivi morto nel 1252 èg., 1836 d. C.
Fra le molte sue opere sono particolarmente notevoli il Radd almuḥtār ("Risposta a chi è imbarazzato"), vastissimo commento al commento di al-Haṣkafā (morto nel 1088 èg., 1677 d. C.) al trattato di diritto ḥanafita di at-Timurtāshī (morto nel 1004 èg., 1596), e la rielaborazione (tanqīḥ) della raccolta di fatwà o responsi giuridici di Ḥāmid ibn Muḥammad al-Qūnawīal-‛Amādī, morto nel 985 èg., 1577-1578 d. C. Suo figlio ‛Alā' ad-Dīn Muḥammad ibn ‛Abidīn fece parte della commissione che redasse la Megellah o Codice civile ottomano del diritto patrimoniale e procedurale negli anni 1869-1876.
Bibl.: C. A. Nallino, Delle assicurazoni in diritto musulmano hanafita, in Oriente moderno, VII (1927), p. 452 segg.