IBN ḤAMDĪS, Abū Muḥammad ‛Abd al-Giabbār ibn Abĭ Bakr ibn Muḥammad
Poeta arabo siciliano, nato in Siracusa intorno al 447 èg., 1055-1056 d. C., e morto a Maiorca (altri dice a Bugia) nel 527 èg., 1133 d. C. Fuggito dalla Sicilia in Tunisia nel 471 (1078-79) a causa della conquista normanna, passò poi a Siviglia alla corte degli ‛Abbādidi, ove fu molto onorato; finché, abbattuta quella dinastia dagli Almorávidi (v.) nel 484 èg. (1091) finì col rifugiarsi alla corte degli Zīriti ad al-Mahdiyyah nella Tunisia.
Il dīwān, o raccolta delle sue poesie, fu pubblicato da C. Schiaparelli (Roma I897); traduzioni di parecchie sue poesie furono date dall'Amari nella versione italiana della Biblioteca arabo-sicula, Torino 1881, II, op. 308-413. Il divano, assai apprezzato dagli Arabi, rispecchia le vicende della sua vita spensierata e avventurosa (I. H. fu anche uomo d'arme), contiene versi di rimpianto accorato per la Sicilia lontana e fornisce anche notizie storiche importanti.
Bibl.: M. Amari, Storia dei Musulmani di Sicilia, II, Firenze 1858, pp. 525-535; id., Biblioteca arabo-sicula, testo, appendice (Lipsia 1875), pp. iv-vii (supplemento importante); A. F. von Schack, Poesie und Kunst der Araber in Spanien und Sicilien, 2ª ed., Stoccarda 1877, pp. 17-30.