ICARIO (᾿Ικαᾒριος). - 1°
Ateniese, padre di Erigone, vissuto al tempo del re Pandione, considerato l'importatore in Grecia della pianta della vite (Paus., i, 5, 2-4; Ovid., Met., vi, 126; x, 451).
È raffigurato, sempre in associazione con Dioniso, in numerosi monumenti della scultura, come della coroplastica, della ceramica e del mosaico. I. compare, forse, in un rilievo del proscenio del teatro di Dioniso ad Atene: presso un'ara, dietro la quale si intravede un albero cui si avviluppano tralci di vite, stanno I. e Dioniso in compagnia di altri personaggi. Il primo reca in mano un grappolo d'uva ed il secondo si appoggia ad un bastone.
Un rilievo di cui si conoscono numerose repliche (tra cui importanti: una di Napoli, una del Louvre ed una del British Museum) presenta I. sdraiato su una klìne in atto di tendere le mani a Dioniso avanzante sorretto da un fanciullo e recante il tirso. Mentre negli esemplari di Napoli e del British Museum Dioniso è rappresentato in atteggiamento grave e con ampia barba, il rilievo del Louvre mostra un Dioniso giovane ed imberbe. Ulteriori repliche si hanno in un sarcofago dei Musei Vaticani e, con qualche variante, in una terracotta "Campana" del British Museum.
Il soggetto è trattato, anche, nella ceramica attica; ricordiamo due anfore a figure nere, del British Museum, in cui I. e Dioniso, stanti, si fronteggiano, l'uno con le mani tese ad accogliere il dio, l'altro incedente con un kàntharos nella destra. In una hydrìa a figure nere dello stesso museo, da Capua, già nella Collezione Castellani, compaiono assisi a banchetto I., la moglie e Dioniso.
Assai diversa l'iconografia in un mosaico della Casa dei Laberii a Udna (Uthina), del I-II sec. d. C.: I. vi è raffigurato assiso in trono ed appoggiato all'insegna di comando; Dioniso sta al centro, in piedi, appoggiato al tirso ed imberbe; all'estremità opposta della figurazione, un terzo personaggio.
Bibl.: W. H. Roscher, in Roscher, II, 1, c. 110 s.; Ch. Picard, Les reliefs dits de la visite chez Ikarios, in Am. Journ. Arch., XXXVIII, 1934, p. 137 ss.; M. Bieber, The History of the Greek and Roman Theater, Princeton 1939, p. 27 s., fig. 31; Id., The Sculpture of the Hellenistic Age, Princeton 1955, p. 154, figg. 655-657; S. Reinach, Rép. Rel., Parigi 1912, III, p. 363, n. 2; H. B. Walters, Catalogue of Terracottas in the British Museum, Londra 1903, p. 107, D. 531, tav. 41; A. Gauckler, Le Domaine des Laberii à Uthina, in Mon. Piot, III, p. 209 s., tav. XXI; C. V. A., Great Britain, 4, British Museum, 3, III H e, p. 4, tav. 25, B. 149, 153; C. V. A., Great Britain, 8, British Museum, 6, III I c, p. 3, tav. 84, E. 166.