ICNEUMONIDI (da ἰχνεύμων, lat. scient. Ichneumonidae)
Grande famiglia d'Insetti Imenotteri (v.) parassiti, di piccola o media statura, corpo slanciato, subglabro, antenne lunghe e filiformi, zampe allungate, addome stretto e peduncolato, provvisto nella femmina di una terebra più o meno lunga che esce dal corpo prima dell'apice del gastro e può essere tutta nascosta o lunga quanto o molto più dell'intero corpo. Oltre ai caratteri generali che li individuano fra gl'Imenotteri, si distinguono dagli affini Braconidi (v.) per avere le ali anteriori provviste di due "nervature ricorrenti" anziché di una. I colori (mai metallici) dominanti nel corpo sono principalmente il nero, come fondo, e il rosso, più o meno giallastro, che forma macchie sulle varie parti; raramente si trovano fasce o punti bianchi. Le larve mature sono del tipo classico degl'Imenotteri Apocriti (v.), con capo subemisferico, apparato boccale con appendici ridotte e riconducibile al tipo masticatore, antenne a forma di cupolette ovulari, corpo tozzo, attenuato all'innanzi e all'indietro costituito di 3 segmenti toracici e 10 addominali, provvisto di vistosi mammelloni laterali, olopneustico. Le larve neonate sono quasi sempre provviste d'un processo posteriore conico, a forma di coda, sulla cui funzione ancor oggi non si hanno dati sicuri. È ritenuto da alcuni un organo di locomozione, da altri un deposito di sostanze escretizie, da altri ancora una branchia sanguigna per mezzo della quale tali larve, che vivono immerse nel sangue della vittima (e che hanno effettivamente tutto il sistema tracheale non comunicante con l'esterno), prenderebbero l'ossigeno necessario alla loro respirazione dallo stesso sangue dell'ospite (mentre, secondo qualche autore, la respirazione avverrebbe attraverso a tutto il sottilissimo tegumento). Questo processo caudale scompare con l'accrescimento della larva. Le pupe, exarate, sono racchiuse in un bozzolo sericeo, di vario colore e quasi sempre ellissoidale, costruito dalla larva col secreto delle ghiandole labiali modificate; qualche volta tale bozzolo, che generalmente è libero, si trova imprigionato nella spoglia della larva o della crisalide vittima; talora infine la crisalide ospite serve di ricovero, senza altri speciali ripari, alla pupa del parassita.
Gl'Icneumonidi sono parassiti, allo stato di larva, d'Insetti di varî ordini, ma specialmente di bruchi di Lepidotteri. Dopo di questi, fra i più colpiti, vengono le larve degl'Imenotteri Tentredinidi, varî Coleotteri, alcuni Imenotteri Apocriti (fra cui persino altri Icneumonidi e Braconidi), pochi Ditteri e pochissimi Neurotteri, nonché uova e adulti di Ragni; il solo Agriotypus (che del resto è considerato costituente una famiglia a sé) è parassita di larve acquatiche di Tricotteri, che raggiunge nuotando. La femmina del parassita arriva alla vittima in qualunque punto questa si trovi nascosta; mentre i bruchi e le larve epifite sono facilmente reperibili, le forme endofite, anche profondamente nascoste negli steli o nel legno, non sfuggono al suo attacco: essa infigge l'apice della lunghissima terebra nella pianta in corrispondenza del punto nel quale, grazie alle straordinarie facoltà percettive dei suoi sensilli, ha scoperto la preda, e comincia ad affondare, lentamente ma continuamente, gli stiletti capillari della terebra stessa (mentre le due valve protettrici rimangono fuori), fino a raggiungere la vittima; allora vi depone un uovo e (di solito) una goccia di veleno. In caso di materiale resistente (legno compatto) l'operazione dura delle ore. L'uovo, che può anche essere peduncolato, è deposto nell'interno del corpo o sul tegumento del sacrificato; la larva che ne sguscia può penetrare immediatamente e fare vita endofaga, oppure rimanere ectofaga e succhiare il sangue. Però in questo comportamento parassitario, che svolgendosi principalmente a spese di forme dannose riesce d'immensa utilità all'equilibrio delle faune e all'uomo, gl'Icneumonidi (come gli altri parassiti) spesso soggiacciono alla concorrenza degl'iperparassiti o ad altre cause avverse.
Le numerose specie d'Icneumonidi sono distribuite in tutto il mondo, ma particolarmente nella regione temperata boreale, diminuendo sensibilmente per numero di specie e di esemplari verso il sud. Gl'Icneumonidi vengono classificati nelle 5 sottofamiglie seguenti: Ichneumoninae, cryptinae, Pimplinae, Ophioninae e Tryphoninae. La prima forma fossile attribuibile a questa famiglia è del Giurassico.