IDOMENEO
(᾿Ιδομενευᾒς). − Re di Creta, figlio di Deucalione, nipote di Minosse, fratellastro di Molosso, marito di Meda da cui ebbe Orsilochos. Fu tra i pretendenti di Elena e partecipò alla guerra di Troia alla testa della lega delle città cretesi, con 80 navi, distinguendosi fra i maggiori condottieri greci.
Suoi principali antagonisti furono Deifobo ed Enea; in un'occasione, inseguito da Ettore si rifugiò al campo. I. fu fra i guerrieri achei che tirarono le sorti per scegliere chi di loro avrebbe incontrato Ettore in singolo duello, e tra quelli che penetrarono in Troia nascosti nel cavallo. Sul nòstos di I. si hanno varie leggende: nell'Odissea esso è descritto come felice, in altre fonti I. è considerato cacciato dalla patria ad opera della moglie Meda e del suo amante Leukos, in altre ancora si racconta che I. aveva fatto voto, ove fosse tornato salvo in patria, di sacrificare la prima persona che avrebbe incontrato sbarcando; questa persona fu il figlioletto Orsilochos, per cui I. disperato, dopo aver compiuto il voto, tornò a fuggire dalla patria e venne in Italia, nella penisola salentina in un luogo ove eresse un tempio ad Atena. Tra l'altro egli è considerato da alcune fonti come giudice in una contesa di bellezza fra Medea e Teti.
I., secondo la ricostruzione del Furtwängler, figurerebbe nella decorazione del frontone orientale del tempio di Aphaia in Egina. Egli compariva anche nel gruppo degli eroi che tirarono a sorte per il duello con Ettore, opera di Onatas, dedicata in Olimpia. Il suo nome compare nella iscrizione sepolcrale di Trasimaco Leonzio.
Nella Tabula Iliaca I. è rappresentato in due scene: la uccisione di Otrioneo e mentre ne trascina il cadavere. Nell'Iliade Ambrosiana è rappresentato solamente il secondo episodio.
Bibl.: Il., XIII, vv. 363 ss.; vv. 383 ss. e passim; Od., III, vv. 191 ss.; XIII, vv. 259 ss.; Verg., Aen., III, 121 ss.; vv. 400 ss.; I, 264 ss.; Paus., V, 25, 9; Drexler, in Roscher, II, c. 106 ss. Frontoni di Egina: A. Furtwängler, Aegina, Monaco 1906, passim. Gruppo di Onatas: L. Curtius-F. Adler, Olympia, II, p. 146. Iscrizione di Trasimaco Leonzio: G. Doublet, in Bull. Corr. Hell., 1889, p. 59 ss., nn. 5, 9, 10. Tabula Iliaca: O. Jahn, Griech. Bilderchron., Bonn 1893, tav. I; K. Bulas, Les illustrations antiques de l'Iliade, Lwow 1929, passim. Iliade Ambrosiana: R. Bianchi Bandinelli, Hellenistic-Byzantine Miniatures of the Iliad (Ilias Ambrosiana), Olten 1955, tavv. 31-2.