idrarto
Versamento sieroso all’interno di una cavità articolare, ossia di liquido che deriva dai vasi sanguigni o dalla sinovia periarticolare, diventati permeabili a causa di un processo infiammatorio acuto (come nel caso di reumatismo articolare acuto, trauma disdorsivo-contusivo, ecc.) o cronico (come in caso di artrosi, tubercolosi, ecc.). L’i. è particolarmente frequente nelle fasi infiammatorie acute, soprattutto al livello delle articolazioni superficiali, quali il ginocchio o la spalla. In alcune di queste articolazioni (in partic., ginocchio, caviglia, gomito, alluce) si evidenzia un aumento di volume per ispessimento dei capi ossei (osteofitosi), con edema dei tessuti molli periarticolari.
L’i. può esser causato da lesioni di natura traumatica (eventi distorsivi del ginocchio o lesioni del menisco), patologie di natura infiammatoria (artrite reumatoide, sinoviti reattive) o degenerative (come nella patologia cartilaginea o nell’artrosi conclamata). Dall’i. devono essere distinte le raccolte di liquido periarticolari, fra le quali le borsiti prerotulee (il cosiddetto ginocchio della lavandaia) legate a traumi diretti o a microtraumatismi ripetuti sulla faccia anteriore del ginocchio dove si trova una borsa di scorrimento fra il tendine rotuleo e il tessuto sottocutaneo. L’articolazione interessata appare gonfia e a volte dolente.
Artrosinovite subacuta, più frequente nel sesso femminile. È caratterizzato dalla comparsa periodica, con intervalli regolari nella stessa persona, di un versamento articolare che quasi sempre coinvolge l’articolazione di un ginocchio. La durata di questi episodi è di circa 20 giorni, senza alcun segno di coinvolgimento sistemico. L’eziologia è sconosciuta; alcune volte può guarire dopo anni di recidive che sono intervallate da periodi di remissione di durata variabile, ma può anche permanere a vita, con tipica cadenza periodica. Il trattamento consiste in fisioterapia, artrocentesi seguita eventualmente da infiltrazioni di cortisonici locali in occasione degli episodi acuti, ma ciò non impedisce eventuali ricadute. In caso di recidive frequenti e persistenti si può ricorrere alla sinoviectomia artroscopica attraverso la quale viene asportata la membrana che più spesso è responsabile della secrezione sierosa.