IERAPITNA (gr. ‛Ιεράπυτνα, ‛Ιεράπετρα; lat. Hierapytna; A. T., 82-83)
Antica città cretese corrispondente all'odierna Ierapetra (Hierápetra) e situata sulla costa meridionale dell'isola, in riva al mare libico, là dove Creta si assottiglia in un istmo, limitato dall'altipiano dicteo (Lasēthion) e dai monti di Sitia (Sēteía). Di fronte a Ierapitna è l'isoletta di Gaidouronēsi, mentre più a sinistra emerge il piccolo gruppo delle Leukaí. Della sua antica floridezza, derivata dal mare e dalla fertile campagna, parlano ancor oggi le vaste rovine. La vita di Ierapitna dové fiorire nell'epoca ellenistica e in quella romana, e la sua prosperità dové essere accresciuta dal possesso di alcuni luoghi vicini. Nell'età ellenistica I. ebbe rapporti con principi e stati stranieri (Antigono Gonata, Rodi, Magnesia al Meandro, ecc.) e nel 184-3 prese parte con altre città cretesi al trattato con Eumene II di Pergamo. Alla fine del secolo II a. C., dopo essersi impadronita di Preso, fece guerra con Itano, provocando per questo l'intervento del Senato romano e di Magnesia al Meandro (112 a. C.). Resisté dapprima a Metello, poi - ultima fra le città cretesi - gli si sottomise. In età cristiana fu sede episcopale.
Bibl.: T. A. B. Spratt, Travels and researches in Crete, I, Londra 1865, p. 265 segg.; J. N. Svoronos, Numism. de la Crète anc., I, Macon 1890, p. 183 segg.; L. Bürchner, in Pauly-Wissowa, Real-Encykl., VIII, coll. 1405-07; Collitz-Bechtel, Syll. d. Griech. Dialekt-Inschriften, n. 5039 segg.; J. J. E. Hondius, Suppl. Ep. Gr., II, Leida 1924, p. 511; G. De Sanctis, in Riv. di Filol., LIV (1926), p. 130 segg.