ieri
. Sempre nella forma tronca ‛ ier ', il termine indica il giorno precedente, in If XV 52 Pur ier mattina le volsi le spalle, XXI 112, Fiore XXIV 8 al bel valletto ch'i' vid'ier mattina.
Nell'espressione l'altr'ier vale, per estensione, " pochi giorni fa ", in Pg XXIII 119 Di quella vita mi volse costui / che mi va innanzi, l'altr'ier. In Vn IX 9 1 Cavalcando l'altr'ier per un cammino, indica un vago intervallo tra la visione e l'inizio della composizione poetica (Appresso lo giorno cominciai di ciò questo sonetto, § 8): è evidente il rapporto con l'autrier trobadorico, vivo tra gli stilnovisti (cfr. Gianni Alfani Guido, quel Gianni 1, Cino Caro mio Gherarduccio 4, ecc.).
Va notato che nelle attestazioni della Commedia il termine si riferisce direttamente o indirettamente alla data del viaggio di D. nell'oltretomba.
Congiunto a ‛ notte ', in If XX 127 già iernotte fu la luna tonda, vale " la notte scorsa ": la notazione che la notte precedente vi era stato il plenilunio coincidente con l'equinozio, congiunta a quella del tramonto della luna dall'emisfero di Gerusalemme, indica che sono circa le sei e mezzo del mattino.