IGIENE (dal gr. ὑγίεια "salute"; ted. Gesundheitslehre)
È quella branca della scienza medica che studia i mezzi per evitare le malattie, considerando malattia ogni deviazione dallo stato normale dell'organismo, ed estendendo la propria funzione alla sanità delle generazioni future, attraverso la sanità dei progenitori presenti.
La storia dell'igiene segue da vicino la storia della civiltà umana. Sorta come un insieme di massime, più spesso slegate ed empiriche, per la difesa dalle comuni cause di malattia (come il freddo, il caldo, gli alimenti improprî, i nemici naturali, ecc.), l'igiene acquista nelle epoche storiche più remote, in India, nella Cina, in Babilonia, nell'Egitto e presso gli Ebrei, importanza e significato notevolissimi, e, spesso in forma di pratiche religiose, contiene già insegnamenti preziosi, che la scienza moderna non raramente ha confermato. Cosi, è antichissima la nozione della contagiosità e talora pure del modo particolare di trasmissione di alcune malattie, come sono antichissime le misure di segregazione dei lebbrosi e d'immunizzazione contro il vaiolo e molte norme d'igiene personale. I Greci instaurarono un vero programma d'igiene di stato, inteso a ottenere l'armonico sviluppo del corpo e dello spirito; i Romani diffusero in ogni parte del mondo opere mirabili d'igiene pubblica, i cui ruderi grandiosi ancor oggi destano l'universale ammirazione. Più lento e difficile fu il progresso nei primi secoli che seguirono la caduta dell'Impero romano; ma già agli albori dell'età dei Comuni alcune parti almeno dell'igiene riprendono tutta la loro dignità, per necessità stessa delle condizioni particolari di quei tempi così agitati; e allora vengono istituiti i primi ospedali, torna in onore la costruzione e la vigilanza delle fonti e degli acquedotti, e, sotto l'incubo delle pestilenze, sorgono i primi provvedimenti di quarantena e di polizia sanitaria. In seguito, mercé le geniali intuizioni di G. Fracastoro, di K. Kirchner, di G. M. Lancisi e di altri, la concezione della natura animata dai contagi darà la spinta ai primi provvedimeriti razionali di difesa da talune malattie infettive; G. Ramazzini fonderà la dottrina e la pratica dell'igiene dei lavoratori; e molti altri segni compariranno di profondo rinnovamento degl- spiriti anche nel campo della pubblica salute. Ma l'igiene, come scienza organica fondata su solide basi, può dirsi che abbia veramente iniziato il suo cammino, spesso trionfale, solo nel sec. XIX, specie nella seconda metà.
Con il formarsi della chimica moderna, e quindi con le più profonde conoscenze nel campo della fisiologia, con l'affermarsi della grande industria che determinò profondi rivolgimenti sociali e, innanzi tutto, la costituzione della classe operaîa, e infine con le grandi scoperte sulla natura dei morbi infettivi, precursore celebrato A. Bassi, cui seguirono C.-J. Davaine e L. Pasteur in Francia e R. Koch in Germania, l'igiene cominciò ad acquistare importanza e dignità pari al suo alto ufficio, che ne fa caposaldo necessario dell'attività di ogni governo civile e quindi parte essenziale d'ogni politica.
Per raggiungere i suoi fini l'igiene non può limitare le gue indagini e la sua azione all'uomo, ma deve estenderle a tutte le condizioni dell'ambiente esterno che influiscono sull'uomo. La dottrina della difesa individuale dalle cause morbose deve considerare gli svariatissimi legami che stringono individuo a individuo in un'interdipendenza che è tanto maggiore quanto più avanzato è il grado di civiltà, e provvedere pure alla sanità della stirpe, vigilando le vie dell'eredità. Non è possibile invero conservare e accrescere la sanità degli uni se non circoscrivendo i pericoli che derivano dalla malattia di quanti hanno rapporti con essi, mediante un insieme talvolta complicatissimo di provvidenze, che dal malato s'irradiano alla famiglia, alla casa, alla scuola, agli ambienti di lavoro, alla città e spesso non hanno piena efficacia senza l'attuazione di accordi internazionali, come accade per i cosiddetti morbi esotici (colera, peste, ecc.). Similmente la lotta contro alcune intossicazioni professionalì (da piombo, fosforo, ecc.) è fondata non solo su pratiche di difesa individuale (maschere, pulizia, ecc.) o su miglioramenti tecnici delle lavorazioni, ma anche su intese internazionali che consentono di aumentare, per ragioni d'igiene, il costo di alcune lavorazioni, togliendo di mezzo l'ostacolo della concorrenza. In questo suo cammino l'igiene dovette appoggiarsi a tutte le altre branche della scienza medica e, dopo aver dato potentissimo impulso allo sviluppo della microbiologia e di alcuue parti della fisica, della chimica e dell'ingegneria, ha affrontato pure problemi cospicui di economia, di diritto e di etica. Tutto ciò che riguarda, per es., i turni di lavoro e i salarî, il reclutamento e la selezione degli operai, fino all'organizzazione scientifica del lavoro, si connette strettamente con le questioni più comuni e più frequenti dell'igiene professionale; allo stesso modo che la difesa dei sani dai morbi infettivi e anche la vigilanza igienica sugli alimenti hanno dato la prima occasione alla formazione d'una branca speciale del diritto pubblico, che è il diritto sanitario. Uno dei benefici effetti dell'igiene, tra i più facili da apprezzare, è la riduzione del numero dei casi di malattia e di morte; moltissime vittime furono risparmiate mercé le vaccinazioni o mercé le grandi opere di risanamento degli abitati. D'altro canto, con l'applicazione dei provvedimenti igienici si sono potuti ottenere grandi risultati nella difesa della salute, oltre che delle popolazioni, anche degli eserciti in tempo di guerra. Tutto questo è valso a far riconoscere all'igiene un posto eminente entro la stessa scienza medica, che, mentre in passato era solo protesa a salvare il malato, ora può affrontare altresì i grandi problemi della protezione sanitaria di tutto un popolo. Ciò ha pure condotto, almeno in molti paesi, a una riforma degli studî medici, per la quale in ognuno degl'insegnamenti si fa largo posto alle sue applicazioni nel campo igienico, oltre che a quelle terapeutiche, educando e preparando così i medici alle svariate questioni pratiche che si riconnettono con il fine supremo della conservazione della salute. Nella legge, Gentile sull'istruzione, è sancito che s'impartisca un sufficiente insegnamento d'igiene anche agli allievi delle scuole elementari.
I metodi di cui si vale l'igiene sono essenzialmente: l'osservazione diretta dei fatti; l'elaborazione e analisi statistica dei dati numerici ricavati dall'osservazione dei fenomeni interessanti la medicina e l'igiene; l'indagine sperimentale. Con essi si cerca di giungere alla piena conoscenza delle cause morbigene e del loro modo di agire, ricavandone i procedimenti razionali di lotta contro le malattie. L'efficacia di questi procedimenti sarà poi controllata, sia esaminandone gli effetti immediati nell'uomo e nelle collettività, sia saggiandola con l'esperimento, sia giudicandone i risultati, attraverso il tempo, nelle applicazioni pratiche su grandi masse di individui, cui sono ordinariamente destinate le provvidenze igieniche. La vastità del campo di studio dell'igiene obbliga a una partizione di questa in diversi grandi capitoli, di cui i principali sono: igiene del malato, con particolare riguardo alla profilassi o difesa dalle malattie infettive o comuni; igiene dell'ambiente fisico; igiene delle costruzioni o igiene edilizia; igiene alimentare; igiene dell'allevamento umano e igiene della stirpe; igiene dell'educazione fisica; igiene professionale. Da qualche tempo, in alcuni paesi, l'insegnamento dell'igiene è stato separato in varî corpi, distinguendosi un'igiene individuale e un'igiene pubblica, da dividersi poi in igiene dell'ambiente fisico (detta impropriamente "generale") e in igiene sociale. Che una tale specializzazione sia talvolta desiderabile e anche forse necessaria si può facilmente ammettere, quando si consideri il rigoglioso sviluppo raggiunto dalle applicazioni dell'igiene e l'estrema particolarità di alcune questioni; ma i fondamenti di tutte codeste parti e anche i metodi, se pur talvolta tendono a primeggiare le considerazioni economiche e le indagini statistiche, restano essenzialmente i medesimi. Si deve anzi asserire che solamente una profonda esperienza di tutta l'igiene può dare il fondamento necessario a chi voglia poi dedicarsi, nell'opera e nell'insegnamento, a una di tali specializzazioni. (Per l'igiene tropicale, v. tropicale, medicina; e per l'igiene del lavoro, v. lavoro).
Bibl.: V. De Giaxa, Manuale d'igiene, Milano s. a.; O. Casagrandi, Trattato italiano d'igiene, Torino 1926; R. Cimino, Compendio d'igiene, Napoli 1930; D. Ottolenghi, Trattato d'igiene, Milano 1932.