Florio, Ignazio
Imprenditore (Palermo 1838 - ivi 1891). Figlio di Vincenzo, alla morte del padre (1868) acquisì il controllo delle attività imprenditoriali avviate dal nonno e dal padre e fu artefice del loro ulteriore sviluppo. Alla metà dell’Ottocento la casa Florio costituiva una delle principali realtà dell’economia siciliana, attiva nei settori tessile, minerario, metallurgico e della pesca. Il punto di forza era però costituito dalla compagnia di navigazione, capace di garantire per molti anni elevati guadagni, grazie anche alle concessioni governative per lo svolgimento di servizi convenzionati. Entrata in crisi la compagnia nel corso degli anni Settanta, nel 1881 Florio contribuì a realizzare la fusione con la compagnia Rubattino di Genova, da cui nacque la Navigazione generale italiana, in quel momento il più grande complesso armatoriale nazionale. L’importanza dell’operazione favorì, due anni dopo, la nomina di Florio a senatore (1883). Tuttavia, i costi sopportati in quell’occasione dalla collettività sotto forma di premi, unitamente al peggioramento dei servizi, diventarono ben presto oggetto di acceso dibattito nell’opinione pubblica.