igne
Latinismo, che si registra due volte nella Commedia, in rima, nel senso proprio di " fuoco ": con vento con nube e con igne (Pg XXIX 102) Ezechiele vide venir i quattro animali (cfr. il testo di Ezechiele [1, 4], che il passo dantesco riecheggia: " et ecce ventus turbinis veniebat ab aquilone, et nubes magna, et ignis involvens ") di cui in Apoc. 4, 6. Il cerchio d'igne, cioè " di luce fiammeggiante " (Chimenz), di Pd XXVIII 25 è quello formato dai Serafini, il più vicino a Dio, il cui attributo primo è l'ardore di carità: cfr. XI 37 L'un [s. Francesco] fu tutto serafico in ardore. Vedi anche VII 3 felices ignes, cioè i " beati ".