Capitale, Il (Das Kapital)
(Das Kapital) Opera più importante di K. Marx, della quale egli però vide stampato (1867) solo il 1° libro: il 2° e il 3° furono pubblicati postumi da Engels, e talune parti, che avrebbero dovuto costituire un 4° libro, da Kautsky con il titolo Teorie sul plusvalore (Theorien über den Mehrwert; 1905-10). Oggetto dell’opera è l’analisi economica della società capitalistica. Sulla base della logica hegeliana, Marx analizza l’«inversione» dialettica fra utilità e scambio, fra lavoro astratto e concreto, individuando la struttura «capovolta» o estraniata della società capitalistica, di cui la legge del valore sancisce l’irrazionalità. Il lavoro «alienato» («separato» dal lavoratore) ha, come le altre merci, un valore di uso e un valore di scambio. Concetto ricavato dialetticamente, il lavoro alienato fonda, a sua volta, la categoria dello «sfruttamento». La «necessità logica» del collasso dell’economia capitalistica e del sorgere del socialismo si basa sulla «legge della caduta tendenziale del saggio del profitto».