ILA
(῎Υλας, Hylas). − Mitico eroe greco che partecipò alla spedizione degli Argonauti con Eracle, da cui sarebbe stato amato.
Durante il viaggio, allontanatosi per attingere acqua ad una fonte, sparì misteriosamente, rapito da una ninfa che se ne era invaghita. Il mito è cantato in uno degli idillî più belli di Teocrito. Pare che la leggenda fosse di origine orientale, della Misia; infatti là si svolgevano feste con lamenti e canti in onore di I., e venivano intese come una promessa fatta dai Misii ad Eracle, di ricercargli il fanciullo amato.
L'arte ellenistica rappresentò più volte il mito di Ila. Uno stucco pompeiano rappresenta I. con un vaso in mano, mentre si reca alla fonte, presso cui è seduta una ninfa; ma il motivo più rappresentato del mito è il ratto di I.: appare in un rilievo in marmo del Museo Capitolino; in un sarcofago di Palazzo Mattei; su un puteale di marmo trovato ad Ostia; di cui resta ora solo il calco di gesso, e su un'ara a Torino; su alcuni vasi d'argento, in monete provenienti da Chio, in stucchi e soprattutto in pitture parietali (specie pompeiane) e mosaici (mosaico di Volubilis, ecc.); della basilica di Giunio Basso (v.) rimane una raffigurazione del mito eseguita in opus sectile con intarsio di marmi e di paste vitree, che deriva senza dubbio da una composizione di età precedente (v. Tav. a colori).
Monumenti considerati. − Per un elenco dei monumenti si veda anche Sitting, in Pauly-Wissowa, ix, 1916, c. 110 ss. Stucco pompeiano: G. Türk, in Jahrbuch, xii, 1897, p. 87. Rilievo del Museo Capitolino: H. S. Jones, Mus. Cons., Catalogue. Sarcofago di Palazzo Mattei: C. Robert, Antike Sarkophagreliefs, iii, 1, p. 163 ss. Puteale di marmo da Ostia: G. Türk, op. cit., p. 91. Ara di Torino: L. Manino, in Boll. Soc. Piemontese, N. S., vi-vii, 1952-3 (1955), p. 33 ss. Vasi di argento: W. Grünhagen, Der Schatzfund v. Gross Bodungen, 1954, p. 81 ss. Pitture pompeiane delle regioni i, 7, 19; vi, 13, 19; vii, 4, 62; ix, 7, 16: K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957, rispettivamente pp. 36, 132, 189, 268. Mosaico di Volubilis: Fasti Arch., ix, 1956, 5361. Tarsia della basilica di Giunio Basso: G. Türk, art. cit, p. 91.
Bibl.: Seelinger, in Roscher, I, 2, 1886-90, c. 2792 ss., s. v. Hylas; G. Türk, in Jahrbuch, XII, 1897, p. 86 ss.; Sitting, in Pauly-Wissowa, IX, 1916, c. 110 ss., s. v. Hylas.