ILARIONE metropolita di Kiev
Fu il primo metropolita di nazionalità russa. Nella sua gioventù, I. era stato sacerdote nel villaggio di Berestov (presso Kiev). Dotato di una profonda cultura teologica e di un brillante talento oratorio, I. fu uno dei più notevoli personaggi ecclesiastici del sec. XI. Quando si manifestò il proposito di eleggere il metropolita fra i Russi, e non fra i Greci, in seguito ai rapporti tesi tra il granduca Jaroslav e Bisanzio, fu perciò posta la sua candidatura; e nel 1051 il concilio dei vescovi russi lo nominò metropolita. La sua elezione rappresentò un passo in avanti nelle possibilità di riavvicinamento fra la chiesa russa e Roma. Invece, non potevano essere che ostili i sentimenti dei Greci per I. Perciò, appena i rapporti fra Jaroslav e Bisanzio migliorarono, I. dovette lasciare la sua carica (ciò accadde probabilmente nel 1053).
Delle sue predicazioni scritte ci è pervenuto il Slovo o zakone i blagodati (Sulla Legge e la Grazia), che nella forma rivela l'influenza della predicazione bizantina, e nel contenuto è una contrapposizione fra il cristianesimo e il giudaismo. Vi è annessa la Pochvala kniaziu Vladimiru (Lode al principe Vladimiro).
Non esistono notizie sulla vita di I., dopo che egli lasciò la carica di metropolita. Si è avanzata l'ipotesi che I. possa essersi fatto monaco sotto il nome di Nikon. Un Nikon, monaco del monastero di Pecersk a Kiev, che visse apputo in quell'epoca, è noto come autore dei cosiddetti Annali di Pecersk, da lui scritti verso il 1073.
Bibl.: Mitropolit Makarij, Istoria Russkoj Zerkvi, II, Pietroburgo 1889; E. E. Golubinskij, Istoria Russkoj Zerkvi, I, Mosca 1901; M. S. Grusevskij, Istoria Ukraini-Russi, II, Kiev 1905; M. D. Priselkov, Ocerki po zerkovnopoliticeskoj istorii Kievskoj Russi, Pietroburgo 1913.