ILIADE AMBROSIANA
Con questo nome è noto il codice della Biblioteca Ambrosiana di Milano Cod. F 205 Inf., costituito da 58 miniature ritagliate da un manoscritto dell'Iliade che si è trovato nella stessa biblioteca con altri codici noti che recano glosse e diciture della stessa mano.
Per la ricostruzione del codice v. Bianchi Bandinelli in bibliografia. Le miniature erano state attribuite al sec. III (Cenani e Ratti) o generalmente al IV; poi spostate alla fine del V o preferibilmente agli inizî del VI sec. per confronti stilistici (Bianchi Bandinelli). Questa datazione è ora confermata, indipendentemente, dalle indagini paleografiche di G. Cavallo che ha rilevato nella particolare scrittura di questo codice influenze di una scrittura papiracea del I-II sec. e forme desunte da modelli del IV sec. accanto a forme databili agli inizî del VI che si incontrano per la prima volta nel Dioscuride di Vienna datato attorno al 512. (Si vedano le voci codice, vol. ii, p. 734-739; illustrazione, vol. iv, pp. 111-117; omeriche, illustrazioni, vol. v, p. 678-686).
Bibl.: R. Bianchi Bandinelli, Hellenistic-Byzantine Miniatures of the Iliad (The Ilias Ambrosiana), Olten 1955; Discussione sull'I. A., in Studi Miscellanei (Seminario di Archeologia dell'Univ. di Roma), I, Roma 1961; G. Cavallo, Ricerche sulla maiuscola biblica, Firenze 1967 (Istituto G. Vitelli); R. Bianchi Bandinelli - A. Carnadini, recensione a G. Cavallo in Dialoghi di Archeologia, II, 1968, pp. 106-111.