ILISUA
ILIŞUA. − Importante centro militare e civile in Transilvania (a N di Cluj) al confine orientale della Dacia, sulla riva destra del fiume Ilişua. Gli scavi del castrum eseguiti nel secolo scorso (un sondaggio nel 1847, più campagne di scavo tra il 1858 e il 1870) han potuto stabilire che esso era all'inizio di terra, e che poi fu ricostruito in pietra, verosimilmente all'inizio della seconda metà del II sec. d. C., in seguito agli avvenimenti del regno di Antonino Pio e di Marco Aurelio; era di forma quadrata, con lati di m 182, quattro porte e mura d'uno spessore di m 1,26-1,58. All'interno sono apparse le vestigia del praetorium e, sembra, di un piccolo edificio termale. Vi aveva guarnigione permanente l'ala I Frontoniana Tungrorum. Sono stati identificati numerosi edifici pubblici − tempi, terme, altari − che dimostrano l'importanza e la complessità dell'antico centro civile sviluppatosi presso il castrum. A S-E di tale centro evidenti tracce di saline sfruttate nell'antichità. Ai lati di una strada ben conservata che conduceva al castrum è venuta in luce la necropoli romana del II sec. d. C. nella quale si constata il doppio rito a inumazione e a incinerazione.
Tanto gli scavi, quanto scoperte casuali ulteriori hanno messo in luce un ricco materiale epigrafico (C. I. L., iii, 786-820 e 7626-9) e scultoreo di carattere funerario, frammenti architettonici, specialmente capitelli, lucerne e mattoni stampigliati, ceramica d'importazione (finissima terra sigillata) e d'imitazione locale, monete − da Vespasiano a Decio − e tutta una serie di piccoli oggetti di metallo, d'osso e di vetro − sia d'ornamento, sia d'uso comune − caratteristici per la cultura romana in Dacia.
Bibl.: V. Christescu, Viaţa economicaă, pp. 50, 68-70; id., Istoria militaraă a Daciei Romane, Bucarest 1937, pp. 134-135, 182, 183, 221; C. Daicoviciu, La Transilvania nell'antichità, Bucarest 1943, p. 94.