illuminazionisti
Termine che traduce l’ar. ishrāqiyyiūn e che indica, a partire dalla voce ishrāq «illuminazione», gli adepti della scienza illuminativa, ossia quei pensatori che sulla scia di Shihāb al-Dīn al-Suhrawardī (➔) elaborarono un insieme di teorie nelle quali l’idea dell’emanazione e quella della manifestazione del divino nel mondo, simboleggiate dalla luce, si coniugano con teorie gnoseologiche, mistiche ed escatologiche. La simbologia ricalca quella delle antiche religioni iraniche. I più importanti i. sono Shams al-Dīn al-Shahrazurī (m. 1243) e mullā Sadrā al-Shirāzī (➔). Sulla scia dello studio dedicato da Henry Corbin al testo attribuito a Ibn Waḥshiyya (9°-10° sec.), alcuni studiosi hanno sostenuto che il termine i. andrebbe applicato anche a quei gruppi di pensatori e religiosi precedenti Suhrawardī, che ne rappresenterebbero gli antecedenti e la famiglia spirituale. Con questo termine si dovrebbero pertanto indicare gli ermetisti, i sethisti (da Seth), i discepoli di Zarathustra e i manichei.