illusionismo
L'arte di creare realtà ingannevoli
L'illusionismo comprende l'infinita gamma dei giochi di prestigio che ci stupiscono facendo sembrare che accadano cose impossibili: donne tagliate in due che continuano a vivere, oggetti che scompaiono per riapparire nei posti più impensati, pensieri letti come se fossero espressi a voce alta. Alla base di tutto ciò vi sono abili trucchi con cui gli illusionisti, dotati di una grande destrezza manuale e di una consumata abilità di attori, riescono a ingannare anche gli spettatori più avveduti
L'illusionismo fu praticato sin dall'antichità. Nel Medioevo la Chiesa non vedeva di buon occhio i giochi di prestigio, ritenendoli mistificazioni se non addirittura effetti di interventi demoniaci. Tuttavia essi continuarono a essere eseguiti da giocolieri ambulanti, che assieme ai cantastorie e agli acrobati offrivano uno degli intrattenimenti prediletti dal popolo. Considerati alla stregua di malviventi e vagabondi, i giocolieri ambulanti cominciarono a essere tollerati dalle autorità nel 15° secolo. Nei secoli successivi gli illusionisti perfezionarono gradatamente la loro arte sottraendola dalle mani dei giocolieri ambulanti per trasformarla in una professione onorevole. Presenza immancabile nei baracconi da fiera e nei circhi, gli spettacoli di illusionismo nel 19° secolo approdarono nei teatri, diventando una forma di intrattenimento a volte assai raffinata grazie ai perfezionamenti introdotti da grandi prestigiatori italiani e stranieri.
Il repertorio degli illusionisti comprende infinite variazioni su un certo numero di temi: l'apparizione e la sparizione di oggetti, lo spostamento di persone o cose, la modificazione della forma o del numero di dati oggetti, il passaggio di una cosa attraverso un'altra, la lettura del pensiero. Il gioco dell'illusionista richiede una grandissima abilità manuale; ogni gesto deve avere una sua ragione apparente, formando una catena di eventi che conducono allo scioglimento finale. Il segreto del gioco di prestigio è quello di 'depistare' le percezioni sensoriali dello spettatore. Oltre alla destrezza manuale, l'illusionista deve avere una consumata abilità di attore. I trucchi degli illusionisti spesso hanno un tale potere di suggestione che alcune persone senza scrupoli li spacciano per manifestazioni di poteri sovrannaturali, speculando sulla credulità della gente.
L'illusionismo è una caratteristica dell'arte che si propone di imitare la natura. La tecnica della prospettiva, per esempio, crea l'illusione della profondità e della tridimensionalità. Il trionfo dell'illusionismo nell'arte si ha con il trompe-l'oeil, che riproduce oggetti o scenari architettonici con tanta meticolosa cura da farli sembrare reali. Il trompe-l'oeil fu molto usato anche da pittori e architetti per ampliare in modo illusorio lo spazio interno di un ambiente. Particolarmente famosi furono gli effetti di trompe-l'oeil dei cosiddetti quadraturisti italiani del Cinquecento e del Seicento, pittori specializzati nelle finte prospettive architettoniche. Le illusioni ottiche furono usate dall'olandese Escher, un grande artista vissuto nella prima metà del Novecento, per creare raffinate e inquietanti immagini di mondi impossibili.
Uno degli illusionisti più famosi della storia è stato l'artista di origine ungherese Eric Weiss. Attivo nei primi decenni del Novecento, egli assunse il nome d'arte Harry Houdini in omaggio al francese Jean-Eugène Robert-Houdin, considerato il padre dell'illusionismo moderno. Dotato di una straordinaria forza e agilità e di un grande senso dello spettacolo, Houdini aveva anche una non comune capacità di sopportazione del dolore. La sua specialità erano le evasioni da luoghi impossibili: legato da catene serrate da lucchetti a prova di grimaldello, chiuso in casse sepolte sottoterra o immerse nell'acqua, il grande Houdini riusciva sempre a liberarsi. Egli condusse anche una strenua campagna di demistificazione dei sedicenti maghi, che spacciavano i trucchi dell'illusionismo per presunti poteri sovrannaturali.