ILLYRIOS
(᾿Ιλλυριοᾒς). − Supposto architetto del III sec. d. C. Da un epigramma trascritto da Ciriaco d'Ancona apprendiamo che egli restaurò le mura di Atene. Il carattere dell'epigramma è altamente elogiativo: paragona I. ad Amphion che eresse le mura di Tebe al suono della cetra delle Muse. È stato trovato un frammento dell'iscrizione, nota solo nella trascrizione del XV sec.; il luogo probabile del trovamento è il cosiddetto Muro Valeriano.
I. deve essere invece identificato, con ogni probabilità, con un proconsole di Acaia, vissuto alla metà circa del III sec. d. C. che avrebbe restaurato le mura di Atene tra il 253 e il 260.
Bibl.: C. I. G., 428; H. Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 337, 366; I. G., III, 399; Groag, in Pauly-Wissowa, III, 1899, c. 2725, s. v., n. 182; I. G., II-III2, 5199; C. Weickert, in Thieme-Becker, XVIII, 1925, p. 572 ss., s. v.; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, in Latomus, VIII, 1949, p. 314 (identifica in I. un architetto, rifacendosi alla edizione della iscrizione in C. I. G.).
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