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AICHINGER, Ilse

di P. Ch. - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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AICHINGER, Ilse

P. Ch.

Scrittrice austriaca, nata a Vienna il 1° novembre 1921. Compiuti gli studî ginnasiali, ha seguìto alcuni corsi di medicina all'università e ha quindi svolto attività di lettrice presso la casa editrice Fischer a Vienna (1949-50) e a Francoforte sul Meno, collaborando poi per qualche tempo alla creazione della "Volkshochschule" di Ulma, diretta da Inge Scholl. Nel 1953 ha sposato il poeta Günter Eich, con il quale ha fatto parte del cenacolo letterario "Gruppe 47".

Ha esordito con il romanzo Die grössere Hoffnung (1948), in cui la vicenda di un gruppo di bambini durante il periodo hitleriano, descritta in trasognate scene di tono surrealista, assurge a simbolo della tragica condizione umana contemporanea, sulla quale si apre appena un lieve spiraglio di speranza. Più chiusa e astratta drammaticità e un fondo più pessimistico hanno invece i racconti riuniti in Rede unter dem Galgen (1952, in Austria; col titolo Der Gefesselte, 1953, in Germania), orchestrati tutti sul tema dell'uomo d'oggi, visto in termini di angoscia individuale (cfr. anche il radiodramma Knöpfe, 1953, rielaborato in forma scenica nel 1957), di perdita della presenza, di solitudine metafisica. Lo stesso tema è ripreso, in chiave di grottesco, negli allucinanti dialoghi di Zu keiner Stunde (1957), diciotto apologhi sulla situazione esistenziale dell'individuo còlta con il lucido rigore del paradosso. Qui, come anche altrove, è palese l'influsso di Kafka.

Bibl.: K. A. Horst, Die deutsche Literatur der Gegenwart, Monaco 1957, pp. 123-125; F. Lennartz, Deutsche Dichter und Schriftsteller, 8ª ed., Stoccarda 1959, pp. 2-3.

Vedi anche
Böll, Heinrich Scrittore tedesco (Colonia 1917 - Borheim, Bonn, 1985). Cattolico, moralista impegnato, rivisse nelle sue prime opere la condizione umana della guerra e dell'immediato dopoguerra: Der Zug war pünktlich, 1949; Wanderer, kommst du nach Spa..., 1950; Wo warst du, Adam? 1951; Und sagte kein einziges Wort, ... Kästner, Erich Scrittore tedesco (Dresda 1899 - Monaco di Baviera 1974). Subì l'ostracismo del regime nazista; dopo la guerra si trasferì da Berlino a Monaco, dove fondò la rivista per ragazzi Der Pinguin (1946) e collaborò al cabaret "Die Schaubude"; negli anni 1952-62 fu presidente del Pen Club della Repubblica federale ... esistenzialismo Movimento filosofico (e in seguito anche letterario), che comprende quegli indirizzi di pensiero che concepiscono la filosofia non come sapere sistematico e astratto, ma come impegno del singolo nella ricerca del significato e della possibilità dell'"esistenza", il modo cioè d'essere specifico dell'uomo, ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; ...
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    Enciclopedia on line
    Scrittrice (Vienna 1921 - ivi 2016), dal 1953 moglie del poeta Günter Eich (1907-1972) col quale ha fatto parte del cenacolo "Gruppe 47". Sotto forte influsso di F. Kafka, la sua narrativa è pervasa da intensa drammaticità, con aperture costanti al simbolismo. Fra le opere, il romanzo Die grössere Hoffnung, ...
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