imbarellare
v. tr. Adagiare, sistemare su una barella.
• Ho un amico nel servizio [del 118]: mi assicura che spesso imbarella chiamanti dall’urgenza meramente immaginaria: si placano soltanto quando si ritrovano tra i lamenti, tuffati finalmente nella piscina miracolosa di una corsìa. (Guido Ceronetti, Sole 24 Ore, 24 maggio 2009, p. 31, Vetrina) • Avvicinatisi con il fuoristrada, otto soccorritori hanno poi proseguito a piedi sul sentiero, per raggiungere il luogo dell’incidente a circa 1.400 metri di altitudine. In due si sono quindi calati e, stabilizzato il giovane, con una probabile frattura al braccio e un trauma alla spalla, lo hanno imbarellato per risollevarlo con un contrappeso sul sentiero, dove prima le squadre avevano fatto risalire anche l’amico. Da lì i soccorritori hanno attrezzato l’itinerario ghiacciato con le corde per assicurare la barella nel trasporto a spalla. (Barbara Fruch, Giornale d’Italia, 29 dicembre 2012, p. 8, Italia) • A dare l’allarme intorno alle 19 di sabato la centrale operativa del Suem, che ha allertato il Soccorso alpino di Verona. Sono subito partiti una squadra del Soccorso alpino, un’eliambulanza del 118, carabinieri e vigili del fuoco. I soccorritori si sono calati dalla Rocca, hanno individuato la donna fra i rovi, l’hanno imbarellata e trasportata a valle, dove il medico ha potuto solo constatarne la morte, avvenuta probabilmente sul colpo. (Repubblica, 5 giugno 2017, p. 18, Cronaca).
- Derivato dal s. f. barella con l’aggiunta simultanea del prefisso in- e del suffisso -are1.
- Già attestato nella Stampa del 20 aprile 1986, p. 3 (Guido Ceronetti).