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immaginazione

Dizionario di Medicina (2010)
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immaginazione


Attività della mente che consente di trascendere gli aspetti concreti e immediati di una particolare esperienza per rivolgersi ad aspetti astratti o non immediati, plausibili o fantastici. Dal punto di vista psicologico, la capacità di visualizzare e di ‘vedere’ particolari realtà, come per es. quantità, valori numerici o scenari, è stata analizzata sin dalla prima metà dell’Ottocento da sir Francis Galton, scienziato inglese dai molteplici interessi che aveva notato come alcuni individui siano capaci di svolgere calcoli mentali visualizzando i numeri, attribuendo loro forme e colori, anziché trattarli come entità simboliche. In seguito è stato notato come le immagini mentali possano essere utili per risolvere problemi attraverso la loro visualizzazione. In generale, l’i. è un processo mentale che rappresenta un elemento unificante di varie strategie, da quelle che si riferiscono ai diversi ambiti della vita quotidiana a quelle che riguardano il modo di procedere di uno scienziato alla ricerca di una soluzione a un vecchio problema o di un artista che ‘ha già in mente’ un particolare prodotto e si sforza di tradurlo in termini concreti.

immaginazione

Immaginazione ed emisferi cerebrali

Per inquadrare il problema dell’i. i neuroscienziati si sono anzitutto dedicati allo studio delle differenze che esistono tra i due emisferi cerebrali. Le caratteristiche del nostro cervello fanno sì che siamo dotati da un lato di funzioni di tipo logico-simboliche, che si riallacciano alle strutture e alle funzioni del linguaggio tipiche dell’emisfero sinistro; dall’altro di funzioni di analisi globale, consistenti nella capacità, tipica dell’emisfero destro, di cogliere in un insieme diversi aspetti della realtà anche nei suoi risvolti emozionali. L’emisfero destro è caratterizzato proprio dalle capacità di insieme, dalla specificità nel trattare informazioni di tipo visivo-spaziale, dal coinvolgimento in attività musicali e da un pensiero di tipo divergente che è alla base dell’immaginazione. I rapporti tra i. e pensiero divergente o creativo sono ben evidenti nei racconti di quegli scienziati che descrivono il momento in cui l’i. stessa, o l’associazione tra immagini mentali e processi logici, ha portato a una scoperta o a una teoria scientifica. Un esempio tipico è quello relativo alla scoperta delle orbite ellittiche dei pianeti: Keplero vide all’improvviso nell’ellisse una connotazione nuova, attraverso una sorta di illuminazione che forniva una possibile spiegazione al problema delle orbite planetarie. L’astronomo annotò nel suo diario: «A un certo punto ho visto in questa ellisse una soluzione ai miei problemi». In altre parole la sua i. era riuscita a individuare, in una realtà già descritta, elementi che andavano al di là delle apparenze o dei significati immediati. In maniera simile, Karl F. Gauss, l’ideatore delle geometrie non-euclidee, riferì di aver avuto un vero e proprio colpo di fulmine che gli rivelò l’esistenza di una geometria non tradizionale.

immaginazione

Immaginazione e analogie

Una delle strategie su cui si basa l’i. è il ricorso all’analogia, che consente di formare concetti astratti che tengono conto di numerose relazioni e schemi. Questo processo permette di tracciare una mappa concettuale sulla base della somiglianza tra oggetti, situazioni, esperienze, in rapporto a relazioni e attributi (grandezza, forma, colore o aspetti astratti). Numerosi autori sostengono che il ragionamento umano sia essenzialmente di natura analogica e che l’essenza dell’intelligenza risieda nel produrre metafore creative o analogie fluide. Sulla base di studi di imaging cerebrale funzionale (➔) si ritiene che il processo attraverso cui viene elaborata una mappa di tipo analogico sia dovuto all’attivazione di un sistema integrato formato dalla corteccia parietale e frontale dell’emisfero sinistro: le cortecce parietali mediano gli aspetti automatici della mappatura di tipo analogico, mentre quelle frontali sinistre mediano gli aspetti che dipendono dalla consapevolezza. Le analogie consentono di riempire vuoti conoscitivi o di trovare soluzioni a un problema, mappandolo sulla base dell’esperienza e delle conoscenze pregresse: questo processo, in cui si immaginano relazioni possibili tra due oggetti o situazioni apparentemente non correlate, implica la costruzione di un modello mentale sufficientemente organizzato da consentire di immaginare una soluzione a un problema. Spesso gli scienziati sono giunti a immaginare possibili soluzioni ai problemi esaminati utilizzando un criterio analogico, prima di procedere a verifica empirica. Gli esempi in tal senso sono numerosi e indicativi del fatto che l’i., basata sul cogliere relazioni possibili o impossibili, implica vaste conoscenze, anche aspecifiche, in quanto più vaste esse sono, maggiore è la possibilità di cogliere relazioni e quindi di immaginare soluzioni. Per es., Benjamin Franklin, lavorando sui fenomeni elettrici, immaginò che i fulmini avessero caratteristiche simili alle scintille prodotte tra due elettrodi; James Maxwell immaginò che le caratteristiche dell’elettromagnetismo potessero essere simili ai vortici e agli urti di un fluido. L’i., ovviamente, è anche alla base delle utopie, dell’immaginario artistico, letterario, cinematografico e dei sogni a occhi aperti che quotidianamente ci consentono di individuare una dimensione diversa, spesso più soddisfacente, della realtà quotidiana.

Vedi anche
utopia Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo (modello non realizzabile, astratto), altre volte invece se ne sottolinea la forza critica verso ... psicologia Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra sia stato usato per la prima volta dall’umanista dalmata M. Marulo nell’opera Psychologia de ratione ... arte In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere un’attività umana in vista di determinati risultati. Il concetto di a. come tèchne, complesso di ... scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati. In particolare, la s. moderna rappresenta l’insieme delle conoscenze quale si è configurato nella sua struttura ...
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  • FUNZIONI DEL LINGUAGGIO
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Altri risultati per immaginazione
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    Dizionario di Medicina (2010)
    Facoltà della mente, grazie alla quale possiamo creare immagini corrispondenti o meno alla realtà, dando vita a un ‘mondo parallelo’ a quello della nostra esistenza quotidiana. Secondo Sigmund Freud, in ogni scenario fantastico il creatore della f. rappresenta sempre sé stesso, sia pure nei panni di ...
  • immaginazione
    Enciclopedia on line
    Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato affettivo e, spesso, orientata attorno a un tema fisso. Filosofia Nella psicologia aristotelica ...
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  • Immaginazione
    Universo del Corpo (1999)
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  • FANTASIA
    Enciclopedia Italiana (1932)
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Vocabolario
immaginazióne
immaginazione immaginazióne (letter. imaginazióne) s. f. [dal lat. imaginatio -onis]. – 1. Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto...
immaginare
immaginare (letter. imaginare) v. tr. [dal lat. imaginari, lat. tardo imaginare, der. di imago -gĭnis «immagine»] (io immàgino, ecc.). – In genere, rappresentare alla propria fantasia persone, cose, avvenimenti in forma di immagini. Nell’unicità...
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