IMMEDIATEZZA
. Termine filosofico, designante in generale il carattere per cui una realtà o una conoscenza esiste o si presenta al pensiero senza che perciò sia necessario che le preceda, idealmente o cronologicamente, un'altra realtà o conoscenza, la quale debba appunto "mediarla". Il concetto d'immediatezza è quindi in funzione di quello di "mediazione" (v.), di cui è negativo. Così, secondo il significato originario del termine di "mediazione", per cui essa si attua nell'apodissi aristotelica, mercé la forza conclusiva del "medio" sillogistico, l'immediatezza è di quelle conoscenze che da tale apodissi non dipendono, quali per es. le "premesse immediate" (προτάσεις ἄμεσοι) che ne costituiscono la condizione. E la stessa distinzione aristotelica fra l'immediatezza della conoscenza noetica e la mediazione di quella dianoetica si perpetua tanto nell'esaltazione neoplatonica e mistica, che il tardo ellenismo e il Medioevo fanno della rivelazione immediata delle prime verità rispetto alle mediazioni che ne opera, scendendo verso terra, il pensiero, quanto nell'inversa svalutazione che del "pensiero immediato" compie, in nome del nuovo ideale della "deduzione" e quindi "mediazione" dialettica, l'idealismo postkantiano.