immunità specifica
Uno dei due tipi di immunità del sistema immunitario; l’altro tipo è rappresentato dall’immunità innata. L’immunità specifica vede come cellule centrali i linfociti T e B ed è caratterizzato dalla grande specificità dei recettori che sono coinvolti. I recettori coinvolti sono, nel caso dei linfociti B, le molecole anticorpali o immunoglobuline, mentre nel caso dei linfociti T il cosiddetto TCR (T-cell receptor). Queste molecole tipiche dell’immunità specifica sono codificate da geni che, nell’ontogenesi delle cellule linfocitarie, vanno incontro a una complessa serie di eventi di rimescolamento (riarrangiamento genetico). Questi eventi casuali di rimescolamento di frammenti genici e di mutazioni danno luogo a cellule con recettori diversi. All’interno di questo repertorio di strutture recettoriali costituite da anticorpi e T-cell receptor, l’antigene, cioè la sostanza estranea, seleziona in modo darwiniano le cellule con un recettore adatto che riconosce l’antigene stesso. Parole chiave dell’immunità specifica sono dunque la specificità, il riarrangiamento, la selezione e la memoria. La capacità di rispondere in modo più efficace e più rapido nei confronti di sostanze esogene (antigeni) già incontrati costituisce infatti una caratteristica fondamentale dell’immunità specifica, di grandissima rilevanza per il suo sfruttamento nel campo dei vaccini.