immunotrasfusione
Pratica ormai in disuso, consistente nell’introduzione per via venosa di sangue donato da un convalescente della malattia infettiva che si vuol curare o prevenire, o da un soggetto previamente vaccinato contro la stessa infezione, in modo tale che siano trasferiti dal donatore gli anticorpi sviluppati. L’i. è stata prima sostituita dalla somministrazione di siero immune, poi di immunoglobuline.