impellere
Latinismo raro, che si trova adoperato solo nel passato remoto e nel participio. In D. ricorre soltanto impulse (" formazione dantesca non infelice, che ha il suo punto di partenza nel participio impulso ", Parodi, Lingua 259), in rima con refulse e indulse: Pd XXVII 99 nel ciel velocissimo m'impulse, per indicare l'azione rapidissima con cui, per virtù di Beatrice, D. trasvola dal cielo delle Stelle fisse al Primo Mobile (v. anche IMPULSIONE).