EUDOSSIA (Εὐδοξία, Aelia Eudoxia), imperatrice d'Oriente
Moglie di Arcadio e madre di Teodosio II. Era figlia del franco Bauto, che fu generale di Graziano e console nel 385. Sposò Arcadio il z7 aprile 395, e per la sua bellezza e la sua intelligenza esercitò sempre un grande ascendente sul debole marito. Negli affari dello stato la sua ingerenza divenne preponderante dopo la caduta del potente eunuco Eutropio, alla quale E. non fu certamente estranea. Si mostrò molto zelante nella difesa dell'ortodossia, e onorò vescovi e fece larghe donazioni alla chiesa; ma, nonostante ciò, venne in grave urto col patriarca di Costantinopoli, Giovanni Crisostomo. Le cause precise del contrasto non sono ben chiare; ma certo all'imperatrice il patriarca rimproverava la sua ingerenza negli affari ecclesiastici e, sebbene molto copertamente, la rilassatezza dei costumi. Per gl'intrighi della corte il Crisostomo fu deposto da un sinodo convocato a Calcedone (settembre 403) e, per decreto di Arcadio, esiliato. Una sommossa popolare costrinse l'imperatore a richiamarlo all'indomani del suo forzato allontanamento; ma poco dopo il dissidio riarse con più violenza per avere il Crisostomo tenuto un violento discorso contro gli onori resi alla statua argentea dell'imperatrice eretta nelle vicinanze di S. Sofia. Il patriarca fu nuovamente condannato da un altro sinodo e, nonostante le violente e sanguinose dimostrazioni popolari, allontanato dalla capitale. E. morì pochi mesi dopo questi fatti, il 12 ottobre 404; e la sua morte fu dal popolo considerata come un castigo divino. Al marito aveva dato cinque figliuoli: un maschio, Teodosio, e quattro femmine: Flaccilla, Pulcheria, Arcadia, Marina.
Bibl.: A. Thierry, S. Jean Chrysostome et l'impératrice E., Parigi 1872; A. Guldenpenning, Geschichte d. oström. Reiches unter den Kaisern Arcadius und Theodosius II, Halle 1885; Th. Hodgkin, The dinasty of Theodosius, Oxford 1889; O. Seeck, Eudoxia, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 917-25.