IMPERIA (XVIII, p. 910; App. I, p. 722; II, 11, p. 9)
Per quanto lo sviluppo demografico degli ultimi anni sia stato modesto, sia per la città, sia per il comune che conta 33.815 ab. (nel 1959), lo sviluppo topografico è stato tutt'altro che irrilevante, specialmente nell'area compresa fra l'abitato di Oneglia e quello di Porto Maurizio: nuove costruzioni sono pure sorte, sempre più fitte, sia sui lembi collinari circostanti, sia in fregio al mare.
Le attività economiche tradizionali della città stanno invece attraversando un periodo di crisi: infatti né l'industria olearia, né quella delle paste alimentari hanno potuto iucrementare le loro attività, rispetto agli anni precedenti la seconda guerra mondiale; sono scomparse - o si sono ridotte ad iniziative artigiane - le locali ferriere; in via di smobilitazione è anche il cementificio, di cui pure erano stati ricostruiti gli impianti nell'immediato dopoguerra. Una certa importanza conserva la pesca ad Oneglia, secondo porto della Liguria (dopo La Spezia), sia per numero di imbarcacazioni (quasi una ventina di motopescherecci), sia per prodotto annuo (fra 5000 e 6000 q). Conseguentemente anche il movimento commerciale del porto si è contratto rispetto all'anteguerra (da 170.000 t annue a poco più di 30.000): di esso la parte di gran lunga maggiore (più di 5/6) fa sempre capo allo scalo di Oneglia. Le comunicazioni che irradiano dalla città non hanno subìto alcun miglioramento e restano sempre largamente insufficienti alle esigenze locali. Ciò nonostante le attività commerciali rimangono vivaci, avendo avuto un notevole impulso dalla diffusione, nella regione circostante, della floricoltura e dallo sviluppo delle attività turistiche, con redditi sempre crescenti e con un continuo pullulare di nuove iniziative.
La provincia di Imperia. - Nel territorio della provincia (popolazione residente al censimento del 1951, ab. 166.978; al 31 dicembre 1959, ab. 193.011) la fascia costiera ha accentuato ancor più la sua funzione commerciale, sia come via di transito per la Francia, sia per l'incremento del turismo, fiorente specialmente nel lembo più occidentale (San Remo, Ospedaletti, Bordighera). In riduzione sono invece attività tradizionali, come l'olivicoltura, alla quale si va sostituendo sempre più la coltura dei fiori, che consente redditi ben più elevati.